Heather Parisi contro Lorella Cuccarini: “A NemicAmatissima…”
4 Dicembre 2016 - di Claudia Montanari
ROMA – Heather Parisi contro Lorella Cuccarini: “A NemicAmatissima…”. Un lungo post di polemica contro il programma che ha visto il suo grande ritorno su Rai1. Uno sfogo che ha coinvolto, volente o nolente, anche la sua nemica-amica Lorella Cuccarini. Nonostante il programma sia stato un vero successo, Heather Parisi attraverso un post su Facebook fa sapere ai numerosi fan di non essere molto contenta di come siano andate le cose. Non se la prende solo con gli ideatori del programma ma tira in ballo anche la co-protagonista, Lorella Cuccarini, alla quale riserva più di una frase al vetriolo:
“Mi si deve spiegare ancora una volta per quale strana coincidenza i tagli sono avvenuti solo su numeri miei e mai sui numeri della mia nemica amatissima. […] Nello show non saluto Greggio, Bebè, Vecchioni, Nek e i protagonisti di Grease. Casualità? Forse perchè la sola padrona di casa era la mia nemica amatissima?”.
Sul lungo sfogo su Facebook, in sostanza Heather Parisi si lamenta di non aver ricevuto lo spazio sufficiente per poter dimostrare al pubblico a casa che è ancora una donna di spettacolo oltre che una persona ricca di valori. La Parisi racconta di essere arrivata piena di entusiasmo, ma che una volta approdata in Italia “è stato un susseguirsi di no, ad ogni mia proposta, ad ogni mia idea, ad ogni mio sussulto artistico”. La showgirl accusa di non essere stata accontentata e di essere stata “mandata sul palcoscenico in attesa che qualcosa accadesse e solo di rado ho incrociato la mia nemica amatissima. Piano piano il mio entusiasmo si è affievolito anche se non è mai mancata la mia totale dedizione e il mio massimo impegno. Ma questi da soli non bastano a fare un bel programma”. Ma ciò che non le è andato veramente giù è i fatto che, secondo lei, al contrario alla collega Lorella Cuccarini le è stato accordato qualsiasi desiderio. Ecco di seguito il testo completo del post apparso su Facebook:
“Avrei voluto scrivere una lettera di soli ringraziamenti per avere avuto la grande opportunità di ritornare su RAI 1 a salutare il mio pubblico.
Ma molte parole mi sono rimaste strozzate in gola.
Avevo deciso di non parlare per rispetto a tutti coloro che mi hanno manifestato il loro affetto prima, durante e dopo le due serate. Ma è proprio per l’immenso senso di responsabilità che ho nei confronti del pubblico italiano che ho deciso di scrivere questo mio post.
Sono arrivata in Italia piena di entusiasmo e di idee. A giugno mi sono fatta commuovere da parole e da promesse che non hanno mai visto la luce. Avevo detto: “Non voglio un programma di nostalgia, ma un programma impregnato di autoironia e che guardi avanti. Voglio dare spazio a ballerini giovani e ballare con loro non da protagonista, ma al loro servizio. Voglio prendermi in giro e non terribilmente sul serio. Voglio sketch, ospiti internazionali e tanta musica. Voglio raccontare due donne diverse. Voglio uno show che si ispiri al Saturday Night Live”.
Una volta arrivata in Italia è stato un susseguirsi di no, ad ogni mia proposta, ad ogni mia idea, ad ogni mio sussulto artistico.
Ho un sacro rispetto e una sincera ammirazione nei confronti di tutti gli incredibili ospiti di Nemicamatissima, ma mi devono spiegare per quale strana coincidenza i desideri della mia nemica amatissima siano stati esauditi e i miei no.
Ho chiesto di costruire una storia che raccontasse le due protagoniste, attraverso duetti cantati alla Corben, sketch alla Maya Rudolph, ma non c’è stato verso e la risposta è stata sempre la stessa: facciamo televisione di successo da 20 anni e sappiamo come funziona.
E così alla fine sono stata mandata sul palcoscenico in attesa che qualcosa accadesse e solo di rado ho incrociato la mia nemica amatissima.
Piano piano il mio entusiasmo si è affievolito anche se non è mai mancata la mia totale dedizione e il mio massimo impegno. Ma questi da soli non bastano a fare un bel programma.
Molti hanno frainteso certa mia insofferenza e certe mie espressioni del volto per poco rispetto di questo lavoro. È esattamente il contrario. Sono una professionista impeccabile e detesto veder calpestato lavoro, abnegazione e rispetto per il pubblico in nome di pure convenienze di scuderia. Perchè di questo si è trattato. E questo è stato il peccato originale. Nel corso delle due puntate ho visto stravolto il mio balletto di apertura contro il volere della coreografa Veronica Peparini, ho visto tagliati pezzi interi di parlato con la mia nemica amatissima e amputata l’unica intervista che mi è stato concesso di fare. Il brano di apertura Stop the Fight Disco Bambina è stato tagliato di ben 30 secondi (un’eternità su una canzone di 3 min) con un editing orrendo che offende chi l’ha scritto e chi l’ha interpretato. Eppure li ballo e per davvero!
È scomparso il mio sketch sul nome Heather e su come sia difficile per gli italiani scriverlo correttamente.
Con Lillo avevo letto una preziosa pagina di Gianni Rodari intitolata “L’acca in fuga” e Silvio Testi aveva scritto un Jingle proprio giocando sul mio nome. Scomparsi anche loro.
Esigenze di tempo si dirà. Vero. Ma mi si deve spiegare ancora una volta per quale strana coincidenza i tagli sono avvenuti solo su numeri miei e mai sui numeri della mia nemica amatissima.
Il monologo sulle rughe, su un testo tutto mio e che ho difeso con le unghie da ogni volontà di modifica, era stato interrotto da un applauso scrosciante che mi aveva commosso. Scomparso.
Nello show non saluto Greggio, Bebè, Vecchioni, Nek e i protagonisti di Grease. Casualità? Forse perchè la sola padrona di casa era la mia nemica amatissima?
La mia frustrazione era tale che a un certo punto della prima puntata mi sono ribellata e ho detto a Lillo: “perchè cerchi un ospite internazionale (Estiqaatsi)? Sono io l’ospite internazionale”.
Perchè così alla fine mi sono sentita, un ospite del programma della mia nemica amatissima. Ovviamente anche questo stralcio di dialogo è stato tagliato.
Chi se ne è preso cura, mi ha scritto che tutte le scelte relative al montaggio sono state decise dalla produzione e dagli autori. Nessuno mette in discussione il diritto di autori e produttore di metter in onda quello che ritengono più confacente alle proprie idee di spettacolo.
Ma come artista ho anche io il diritto di difendere il mio lavoro e la mia dignità.
Vivo al di fuori del sistema e non temo le inevitabili ritorsioni del mio atteggiamento.
Non voglio dire se Nemicamatissima è stato un show bello o no, lascio che sia il telespettatore a giudicare; certamente è stato uno spettacolo completamente diverso da quello che mi era stato prospettato e che avevo accettato con entusiasmo; uno spettacolo durante il quale non mi è stata data la possibilità di esprimermi come avevo chiesto. “