Ilenia Pastorelli, chi è la vincitrice del David di Donatello FOTO
19 Aprile 2016 - di Silvia_Di_Pasquale
Ilenia Pastorelli, chi è l’attrice vincitrice del David di Donatello. L’ex “gieffina” vince a sorpresa l’Oscar italiano per Lo Chiamavano Jeeg Robot, battendo dive del calibro di Valeria Golino e Juliette Binoche. “Mi sembra un sogno”, ha detto subito dopo la premiazione: “Ho paura di svegliarmi e ritrovarmi a Tor Bella Monaca”. Ilenia Pastorelli è nata a Roma il 24 dicembre 1985. Ha fatto il Liceo Classico Platone di Roma.
Dopo aver lavorato come modella, ha raggiunto la notorietà nel 2011 partecipando al Grande Fratello 12, dove venne eliminata in semifinale, nonostante per tutte le settimane precedenti fu la preferita al televoto del pubblico. Il debutto al grande schermo nel 2015 accanto a Claudio Santamaria e Luca Marinelli nel film Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, dove interpreta il ruolo di Alessia, una ragazza psicolabile vittima di abusi, ottenendo grossi consensi da critica e pubblico per la sua prova attoriale. Nel corso di un’intervista con Io Donna, alla domanda “Sono passati quasi quattro anni dall’uscita dal Grande Fratello. Come ha trascorso questo periodo?”, l’attrice ha risposto:
“Sono scappata dalla tv. Non mi sono presentata a Mattino 5 e la Panicucci si arrabbiò molto. Sono stata alcuni mesi all’isola d’Elba. Dopo cinque mesi dentro la casa del GF avevo bisogno di aria: se facevo una rapina mi davano di meno – sorride – nella casa non vedi nessuno e non senti nessuno. Non c’è un supereroe che ti viene a salvare. Poi mi hanno proposto il film, i provini sono durati più o meno un anno, abbiamo girato e alla fine eccoci qui. Gli anni sono volati”.
Che cosa conserva dell’esperienza al GF?
“Sono entrata che ero una persona e sono uscita che ne ero un’altra. Il GF è un’esperienza di vita che mi ha insegnato a dare valore alle piccole cose. Anche prendere un cappuccino al bar può essere importante. Oggi, per esempio, chiamo cinque volte al giorno mia sorella che ossessionata rifiuta le chiamate. A volte non ci si rende conto che diamo valore a cose poco importanti”.