Jennifer Aniston ha spiegato di aver sofferto per anni di insonnia
21 Aprile 2022 - di Silvia_Di_Pasquale
Jennifer Aniston ha spiegato di aver sofferto per anni di insonnia. Lo ha confessato nel corso di un’intervista con la rivista People. L’attrice 53enne ha parlato della sua difficoltà ad addormentarsi, sperimentando anche sonnambulismo e ansia da sonno. “Penso che sia iniziata in qualche momento durante i miei 30 anni o anche prima”, ha detto Aniston. “È iniziata come qualcosa che semplicemente accettavo e poi all’improvviso ti rendi conto degli effetti della mancanza di sonno e di come influisce sulla tua giornata e sul tuo lavoro, sulla funzione mentale e sul fisico”. La regina della commedia americana ha combattuto contro l’ansia da sonno, caratterizzata dal guardare l’orologio continuamente mentre lottava per addormentarsi. Durante la notte calcolava minuziosamente quante ore passavano senza chiudere occhio. “E più mi preoccupavo, più è difficile era addormentarsi”, ha aggiunto. Insieme all’ansia del sonno, Jennifer ha conosciuto il sonnambulismo, qualcosa che si verificava quando dormiva pochissimo.
Poi l’attrice ha deciso di chiedere un aiuto da parte di un professionista, perché il non dormire minava la sua stessa carriera. “Non puoi davvero fare esercizio e non puoi davvero mangiare bene se non hai dormito bene, perché il tuo orologio biologico è così completamente alterato”, ha detto a People. Oltre all’aiuto medico, Jennifer Aniston ha anche iniziato a praticare stretching e yoga. Ha fatto in modo di addormentarsi lontana dal suo cellulare, così da creare un ambiente senza distrazioni. Uno dei consigli della star è quello di “andare a dormire la stessa ogni notte”, creando una routine precisa. Questo aiuta a programmare il corpo e rafforza il ciclo sonno-veglia. Mantenere orari costanti e adattarsi all’esposizione della luce solare naturale al mattino sono entrambi modi validi per aiutare a stabilizzare i modelli ritmici circadiani del corpo. Anche mantenersi leggeri a cena può aiutare, preferendo cibi digeribili a quelli che lo sono meno.