Pancia piatta, il segreto di Jessica Biel
25 Novembre 2019 - di Silvia_Di_Pasquale
Jessica Biel è una delle attrici più popolari di Hollywood. Merito anche della sua relazione con Justin Timberlake. L’attrice e il cantante sono infatti una delle coppie più glamour quando si tratta di importanti eventi sul red carpet.
Jessica tiene molto alla sua forma fisica. In una delle sue ultime foto postate su Instagram, l’attrice mostra degli addominali scolpiti. Il suo segreto non sta solo negli esercizi che fa quotidianamente, ma anche nella dieta. La star americana ha recentemente rivelato un dettaglio della sua alimentazione che la aiuta a evitare il gonfiore e a mantenere la pancia piatta. In una recente intervista con il Los Angeles Times, Jessica Biel ha affermato di assumere cibo che aumenta la sua energia e migliora la sua digestione. Per questo, ha eliminato glutine, grano e lattosio dai suoi piatti e, soprattutto, è diventato appassionato di verdure fermentate. “La mia digestione è molto megliorata, mi sento meglio e ho più energia”.
Gli alimenti fermentati, come il famoso kimchi coreano, sono soggetti a un processo che aumenta la percentuale di probiotici e microrganismi viventi. Questi cibi favoriscono la digestione, prevengono le patologie infiammatorie, depurano l’organismo e aiutano a stare in forma. Quando si parla di cibi fermentati s’intende quelli sottoposti al lavoro di microrganismi – come batteri, lieviti o muffe – che trasformano le proteine e i carboidrati producendo acido lattico, enzimi, vitamine, omega-3 e probiotici. Una fermentazione naturale che, se eseguita in modo corretto, permette di conservare le sostanze nutritive degli alimenti rendendoli più digeribili.
Ma attenzione. Non tutti concordano sui benefici dei cibi fermentati. O meglio, su quelli fatti in casa e improvvisati. Sebbene si sia parlato spesso dei loro effetti benefici contro l’infiammazione e il rafforzamento delle difese immunitarie, gli effetti della loro assunzione possono variare da soggetto a soggetto. Per Manal Mohammed, docente di microbiologia medica all’Università di Westminster, tra gli effetti collaterali più comuni che possono scaturire all’assunzione di questi alimenti ci possono essere mal di testa, gonfiore ed emicrania.