Sarah Jessica Parker: “SATC? Troppo spinto, volevo rifiutare”
25 Luglio 2016 - di Claudia Montanari
NEW YORK – Jessica Parker confessa: “SATC? Troppo spinto, volevo rifiutare”. A distanza di più di 20 anni dalla messa in onda della prima puntata della serie tv Sex And The City, arriva una confessione di Sarah Jessica Parker, la Carrie Brashaw del telefilm, che lascia interdetti i fan. L’attrice, infatti, è arrivata ad un passo dal rifiutare il ruolo di Carrie. A svelarlo è stata la stessa Sarah Jessica Parker nel libro “Powerhouse: The Untold Story of Hollywood’s Creative Artists” scritto da James Andrew Miller, in uscita il prossimo 9 agosto. L’attrice ha raccontato del momento in cui il suo agente, Kevin Huvane, la chiamò per farle sapere che c’era una proposta di lavoro in vista per lei:
“Mi chiamò il mio agente Kevin Huvane e mi disse che Darren Star mi stava cercando. Aveva scritto la puntata-pilota di questa serie ‘Sex and the City’ pensando a me. Lui lo aveva letto e pensava che fosse davvero buono, così mi combinò un incontro”.
Quella è stata, indubbiamente, una delle scelte più importanti per la carriera dell’attrice. Sex And The City ha infatti rivoluzionato l’universo femminile e la serie tv è stata una delle più seguite dalle donne in assoluto. Eppure, inizialmente Sarah Jessica Parker non era convinta. Dopo aver già lavorato in tv, infatti, il sogno dell’attrice era quello di recitare in teatro. Non voleva, inoltre, “firmare un contratto” che l’avrebbe resa “ostaggio della televisione per chissà quanto tempo”. Non solo: dopo aver letto il copione, durante l’incontro con il creatore della serie, i suoi dubbi non fecero altro che moltiplicarsi:
“Non ero entusiasta di recitare nuda e usare un linguaggio spinto ma Kevin continuava a dirmi che era uno show diverso, che non avevo mai fatto nulla del genere prima e che nessuno aveva mai interpretato un ruolo come quello di Carrie Bradshaw, così mi consigliò di accettare”.
Sarah Jessica Parker, allora, decise di accettare grazie anche a delle clausole nel contratto che regolavano eventuali scene di nudo. Che dire, il resto è storia: quella è stata una delle scelte più azzeccate per l’attrice.