Justin Bieber, “sosia” Toby Sheldon morto per overdose
26 Luglio 2016 - di aavico
MIAMI – Voleva assomigliare a tutti i costi a Justin Bieber, ma una overdose di farmaci l’ha stroncato. Così è morto Toby Sheldon, il “sosia” di Justin Bieber deceduto nel 2015 a soli 35 anni nella stanza di un motel di San Fernando Valley. A riferirlo è il sito Internet Tmz.com, che cita il referto dell’autopsia effettuata a suo tempo sul corpo del giovane, divenuto famoso per le migliaia di dollari spese per assomigliare alla popstar canadese, dal Coroner della Contea di Los Angeles.
Secondo quanto riportato proprio dal coroner si tratterebbe di un’intossicazione letale dovuta a un mix di antidolorifici e altri, non meglio precisati, medicinali e che escluderebbe definitivamente l’ipotesi di suicidio, una teoria non confermata ma neanche smentita nei mesi scorsi dallo stesso medico legale e dal suo assistente Ed Winter.
“Non siamo sicuri se si tratti di incidente o se sia stato il ragazzo ad uccidersi – aveva detto infatti Winter in un’intervista al magazine People -. Le indagini vanno avanti”. Dato per disperso per qualche giorno prima di essere ritrovato cadavere, Sheldon era spirato in totale solitudine il 21 agosto di un anno fa suscitando commozione e incredulità in chi lo aveva conosciuto e amato. “Sono devastato. Toby era una gentile, affettuosa e nobile anima che amava la musica e la sua carriera”, aveva affermato uno dei suoi portavoce al Mirror confermando la notizia della sua tragica fine.
D’altronde, come ricorda anche Giacomo Perra sul Messaggero, dal 2013, da quando cioè era balzato agli onori delle cronache per aver dilapidato centomila dollari in diversi interventi di chirurgia estetica allo scopo di trasformarsi in una copia del suo idolo Bieber, Sheldon era diventato un vero e proprio personaggio pubblico. La sua passione sfrenata per l’interprete di Baby l’aveva portato anche in tv, ospite degli show My Strange Addction e Botched, e persino a incidere un disco, intitolato provocatoriamente The Plastics.