Kate Middleton troppo magra? Regina Elisabetta preoccupata per gravidanza
30 Ottobre 2014 - di Claudia Montanari
LONDRA – Kate Middleton è troppo magra? La Regina Elisabetta sembra essere seriamente preoccupata per la sua salute. Dopo 2 mesi di gravidanza “turbolenta” fatta di nausee e assoluto riposo forzato Kate Middleton torna in pubblico e, secondo quanto si legge su LiberoQuotidiano, la Regina Elisabetta sarebbe seriamente preoccupata per la salute della Duchessa e la sua estrema magrezza. Tutto è cominciato, si legge sul giornale, dopo l’incontro della Regina con un’altra esile, esilissima, donna: Angelina Jolie. L’eccessiva magrezza dell’attrice avrebbe fatto suonare un campanello d’allarme alla Regina Elisabetta. Si legge su LiberoQuotidiano:
“Tutta colpa di Angelina – A fare scattare l’allarme sulla magrezza è stato l’incontro a Buckingham Palace tra la Regina e Angelina Jolie lo scorso 10 ottobre, nel corso del quale l’attrice ha ricevuto un riconoscimento per il suo impegno contro le violenze sessuali nelle zone di guerra. Elisabetta II è stata talmente colpita dalla figura filiforme della Jolie da arrivare a chiederle conto delle sue abitudini alimentari, intavolando – è il caso di dirlo – una schietta conversazione sul tema. Il parallelo Kate-Angelina deve essere balzato subito in mente alla Regina, in pena perché teme che la Duchessa possa dimagrire fino al punto di sfiorare l’anoressia, proprio come l’attrice hollywoodiana”
Certo, che la vita da palazzo non sia sempre semplicissima è cosa nota. Kate Middleton, tuttavia, si è dimostrata sempre molto forte e all’altezza. Certo è che le “malelingue” da cui deve ripararsi non sono poche e, forse, dietro all’eccessiva perdita di peso vi sono motivi profondi:
“La Duchessa è circondata da malelingue a Palazzo: da Camilla, moglie del principe Carlo, a Beatrice, la cugina di William e Harry. Sembra che proprio quest’ultima non riesca a sopportare che una borghese, quale è Kate, rubi la scena a lei che è di sangue blu. La diretta interessata smentisce tutto in maniera categorica, ma la guerra nel Palazzo non finisce qui”