Letizia Ortiz: gonna check firmata Massimo Dutti
8 Ottobre 2020 - di Silvia_Di_Pasquale
Anche Letizia Ortiz ha scelto il brand Massimo Dutti per i suoi primi outfit autunnali, come Kate Middleton nei giorni scorsi.
Per la sua partecipazione alla riunione annuale del Consiglio di fondazione dell’Istituto Cervantes al Palazzo Reale El Pardo, Letizia Ortiz ha indossato una gonna asimmetrica con fantasia check della marca spagnola.
Lo stesso tessuto del cappotto della Duchessa di Cambridge, sfoggiato per la sua visita all’Università di Derby, che è diventato già un must have della stagione.
Letizia ha già indossato la gonna in numerose occasioni, per esempio all’inaugurazione della Fiera Internazionale del Turismo-Fitur nel gennaio 2019.
In quest’ultima uscita in pubblico all’Istituto Cercantes, la moglie di re Felipe VI l’ha abbinata a una maglia nera aderente a manica lunga, più le immancabili scarpe con tacco nere.
La regina di Spagna è stata la prima reale a sdoganare brand commerciali e Massimo Dutti insieme a Zara è stato uno di questi.
Di fatto è stata l’ex giornalista a indossare per prima capi di Massimo Dutti per i suoi impegni istituzionali.
Lo scorso settembre ha scelto un abito blu a fiori del brand per un incontro di lavoro a Madrid con una delle organizzazioni che sostiene da anni: l’Associazione spagnola contro il cancro (AECC).
Letizia Ortiz, giornalista attenta e preparata.
Quando ancora esercitava la sua professione di giornalista, la regina metteva molta passione nel suo lavoro.
A ricordare l’impegno della sovrana è Celia Villalobos, ex ministro della Salute e deputato del Partito popolare.
Villalobos ha incontrato la regina quando era ministro e di lei ha detto.
“La giornalista era l’attuale regina, Doña Letizia Ortiz”.
“E’ venuta all’intervista così documentata che mi chiedo se abbiamo vinto una regina, ma perso un’Oriana Fallaci”.
Della monarca ha sottolineato che “è una grande donna, molto vicina alla realtà, che è ciò di cui aveva bisogno un Borbone”.
Crede inoltre che le “critiche” nei suoi confronti “siano profondamente ingiuste”.