Letizia Ortiz, il cappotto bianco della regina firmato Varela

Dimagrire, lo sport amato dalla regina Letizia Ortiz

12 Ottobre 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

Letizia Ortiz è una delle regine più fashion del pianeta. La moglie di re Felipe VI è diventata in questi ultimi anni un’icona di stile e bellezza. I suoi look non seguono un’unica direttrice. L’ex giornalista ama sperimentare, passando dall’abito commerciale firmato Zara al capo firmato Carolina Herrera, sua stilista prediletta.

Come accade per tante altre donne, il fisico impeccabile della regina non è solo frutto di madre natura. La regina è una’amante dello sport. Mentre Kate Middleton è una fan della corsa e Meghan Markle dello yoga, la sovrana spagnola ama lo spinning.  Secondo quanto riferito da una persona vicina alla regina Letizia a “El Español”, citato da Womenshealthmag, la moglie di Felipe “è dipendente dalla cyclette, sulla quale fa una lezione a tempo di musica per bruciare molte calorie”. Lo spinning è un’attività cardio ad alta intensità, praticarla per un’ora può farti bruciare tra le 600 e le 800 calorie.

Lo sport è fondamentale non solo dal punto di vista estetico, ma anche mentale. Fare un po’ di esercizio fisico potrebbe essere un trucco per memorizzare meglio. Il meccanismo, messo in luce da uno studio pubblicato sul Journal of the International Neuropsychological Society, è stato testato sugli anziani, ma potrebbe valere come consiglio anche per i giovani alle prese con gli esami. E’ stato già dimostrato che l’attività fisica moderata e regolare può aumentare il volume dell’ippocampo e proteggere dal declino della memoria correlato all’età.

Ai volontari dello studio è stato chiesto di ricordare una serie nomi famosi e non famosi, azione che attiva una rete neurale relativa alla memoria semantica, nota per deteriorarsi nel tempo. Questa misurazione è stata effettuata sia 30 minuti dopo lo svolgimento di una sessione di esercizio moderatamente intenso su una cyclette, che in un giorno a riposo. Esaminando l’attività cerebrale in 4 aree della corteccia (incluso l’ippocampo, che viene attaccato per primo dall’Alzheimer), si è notato che questa, mentre i partecipanti ricordavano i nomi, era “significativamente maggiore” dopo l’esercizio fisico rispetto a quando veniva misurata dopo il riposo.