Lino Guanciale: fidanzata, età, vita privata FOTO
22 Febbraio 2017 - di Claudia Montanari
ROMA – Lino Guanciale: fidanzata, età, vita privata FOTO. Uomo affascinante e attore di talento: Lino Guanciale, protagonista della fiction La porta rossa in onda su Rai 2, è indubbiamente uno dei personaggi di punta delle serie tv RAI. Classe ’79, Lino Guanciale ha 37 anni ed è nato ad Avezzano. Ha alle spalle una lunga gavetta come attore di teatro e negli ultimi anni è divenuto famoso al grande pubblico grazie alle sue interpretazioni in fiction di successo tra cui Che Dio ci Aiuti o Non dirlo al mio capo.
Ma chi è questo ragazzo che sta entrando piano piano nei cuori del pubblico a casa? E soprattutto, è fidanzato? E se sì, chi è la donna che gli ha rapito il cuore? Lino Guanciale si è diplomato al liceo scientifico, poi si è trasferito a Roma per frequentare la Facoltà di Lettere e Filosofia presso La Sapienza, però la passione per la recitazione è stata talmente forte che poco dopo si è iscritto all’Accademia Nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico, sempre nella Capitale, dove si è diplomato nel 2003. Durante i primi anni della sua carriera, inoltre, ha vinto il Premio Gassman.
Per quanto riguarda la sua vita privata, Lino Guanciale è riservatissimo. Tuttavia, lui stesso non ha mai nascosto di essere fidanzato, anzi fidanzatissimo. Di chi? L’identità della fidanzata è stata sconosciuta fino a poco tempo fa anche se lui ha dichiarato più volte che si trattava di una attrice. Ora, i due sono usciti allo scoperto: si tratta di Antonietta Bello, attrice di teatro e di tv molto talentuosa. I due si sono conosciuti proprio grazie alla recitazione, per la precisione all’Università di Venezia dove la Bello frequentava un corso tenuto proprio da Lino Guanciale. L’amore tra i due è però scoppiato dopo due anni, quando Antonietta ha chiesto aiuto a Lino per un provino. In una intervista al settimanale Intimità una volta Lino Guanciale ha raccontato:
“La nostra è stata una storia molto graduale. La recitazione è stata galeotta, ma non da colleghi, bensì da persone che da una parte l’insegnavano e dall’altra la studiavano […] È bello stare accanto ad una persona che fa il suo stesso mestiere, si comprendono meglio le reciproche esigenze, il sistema di vita è uguale, così come gli orari che non esistono. Non devi spiegare nulla all’altro. Visto però che questa è una professione precaria, possono esserci delle complicazioni se, per esempio, tu sei fermo e lei lavora. Magari per lunghi periodi. Per fortuna fra me e Antonietta la competizione proprio non c’è, faccio anzi un gran tifo per lei”.