Meghan Markle aveva un meditation coach prima di incontrare Harry
26 Novembre 2022 - di Silvia_Di_Pasquale
Meghan Markle aveva un meditation coach prima di incontrare Harry, suo futuro marito. La duchessa del Sussex è una yogi convinta e non ha rinunciato alla pratica neanche da royal. Quando viveva in Canada, dove avevano luogo le riprese del legal drama Suits, di cui era protagonista, era seguita da un esperto di meditazione, ovvero Light Watkins.
Nel 2018, prima delle nozze con Harry, Watkins aveva rilasciato delle dichiarazioni a People, augurando il meglio alla sua ex allieva: “Sarà fantastica”, disse. “Era semplicemente deliziosa dall’inizio alla fine quando lavoravamo insieme. Ha anche un livello di maturità che le permette di vivere grandi cambiamenti come questo (l’ingresso nella royal family, ndr) e rimanere equilibrata e centrata. Sono felice ed emozionato per lei”.
Il meditation coach non poteva immaginare quella che sarebbe stata la scelta dei Sussexes di lasciare la vita reale, per trasferirsi in California e crescere i loro due figli (quasi) come una famiglia borghese. In un’ormai storica intervista con Oprah Winfrey l’ex attrice aveva svelato di aver avuto momenti molto bui a corte, al punto di aver pensato anche al suicidio.
L’approccio alla meditazione di Watkins.
“Penso che le persone aspettino di arrivare a una crisi o a un grande evento come il suo per iniziare a meditare e sono felice che (Meghan) abbia effettivamente iniziato la pratica qualche anno fa”, spiegò Light alla rivista americana. “Quando le persone provano ad andare in meditazione in un punto di crisi, ci mettono troppa pressione. È più una cosa preventiva che una terapia di emergenza”.
“Ho iniziato a insegnare alle persone quest’altro approccio, seduto comodamente con la schiena sostenuta, senza cercare di controllare la mente o il respiro o qualsiasi altra cosa”. “(…) scioccava sempre le persone a quanta beatitudine potessero accedere, quanto si riposassero, quanto migliorasse il loro sonno”.
“Se dici ‘Io medito’, significa che probabilmente sei seduto da qualche parte su un cuscino con le gambe incrociate, con le due dita unite, la schiena dritta e tutto il resto “, aggiungeva il coach, specificando: “Ma quello che ho scoperto è che quella posizione era più un approccio monastico e non proprio l’approccio che le persone normali dovrebbero adottare”.