Meghan e il mancato sermone del Dalai Lama alle sue nozze
2 Agosto 2019 - di Silvia_Di_Pasquale
Meghan Markle avrebbe desiderato un sermone del Dalai Lama per le sue nozze con il principe Harry. E’ questo l’ultimo rumor che arriva dal Regno Unito. Il leader religioso buddista tibetano era stato preso in considerazione per avere un ruolo nel matrimonio tra i due duchi, celebrato poi nel maggio 2018 all’interno della cappella di San Giorgio a Windsor. Il progetto sarebbe però naufragato sotto consiglio dell’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, come si legge sul Daily Mail.
La coppia reale ne avrebbe discusso con Welby prima delle nozze ma alla fine la scelta è ricaduta sul vescovo Michael Curry, il capo carismatico della Chiesa episcopale degli Stati Uniti. I due sposi non lo conoscevano prima della cerimonia, ma sembrano aver apprezzato molto la sua presenza durante la messa, così come gli altri invitati.
Prima ancora di fare coppia con il futuro marito Harry, Meghan Markle mostrava già simpatia per il Dalai Lama. Non stupisce perciò che abbia visto di buon occhio un eventuale richiamo al leader religioso. Lo aveva anche citato quando era una blogger di successo, oltre che attrice: “Non lasciare che il comportamento degli altri distrugga la tua pace interiore”, aveva scritto.
L’eventuale sermone del Dalai Lama non sarebbe passato inosservato. Il gesto avrebbe potuto mettere in crisi anche i rapporti del Regno Unito con la Cina, che non sembra aver mai gradito troppo la stretta amicizia del Principe Carlo con il religioso tibetano, in esilio da una rivolta contro il dominio cinese nel 1959.
Per Alexander Norman, autore di un libro sul Dalai Lama, il monaco avrebbe senza dubbio accettato l’invito. “Ai tibetani piacciono gli eventi di alto profilo”, spiega al Daily Mail. L’ufficio della Duchessa del Sussex non ha commentato il rumor. Tuttavia, fonti reali insistono sul fatto che la Duchessa non abbia avviato l’idea, che avrebbe invece avuto origine da Clarence House, la casa del Principe di Galles.
Ma dalla stessa Clarence House fanno sapere che la ricostruzione non è corretta. Impossibile anche avere chiarimenti da Curry. Un portavoce dell’arcivescovo specifica che: “Come in ogni matrimonio, i preparativi sono pastorali e personali. Pertanto tutti i dettagli sono privati”.