La sorella di Meghan Markle attacca Clooney: il tweet
14 Febbraio 2019 - di Silvia_Di_Pasquale
LONDRA – La sorella di Meghan Markle non ha gradito le parole di George Clooney a difesa della Duchessa del Sussex. Il divo hollywoodiano si è scagliato contro chi ha criticato la moglie di Harry, focalizzando l’attenzione su dettagli privati della sua famiglia. Un atteggiamento che non si ferma neanche ora che l’ex attrice è in dolce attesa. Clooney ha anche fatto un parallelo tra Meghan e Lady Diana, sottolineando la pericolosità di “perseguitare” una celebrity nel suo quotidiano, se si pensa a come l’ex moglie di Carlo ha perso la vita.
Come si legge su E On Line, Samantha Markle è intervenuta via social per rispondere all’attore americano. “Hey Looney Clooney!” ha twittato. “Tua moglie avvocato dovrebbe averti insegnato a non rilasciare dichiarazioni senza sapere i fatti”. In seguito ha aggiunto: “Dubito che #GeorgeClooney possa diventare un fantasma per sua madre per nessun motivo legittimo”.
Samantha non è l’unica ad aver criticato la posizione dell’attore. Per il giornalista Piers Morgan Meghan non si è comportata bene con la sua famiglia d’origine, che avrebbe abbandonato per vivere a corte.”I posti di Markle in chiesa sono stati presi da star come Oprah Winfrey, uno spettacolo un po’ mistificante per chiunque creda che i matrimoni siano fatti per la famiglia”. “Non c’è da meravigliarsi quindi che la sua famiglia si senta meno attratta dalla duchessa appena nobilitata: li ha scaricati tutti come un sacco di patate rancide (…) Quando ha incontrato Harry, Meghan non era una giovane e ingenua vergine di 19 anni come Diana. Era una divorziata di 35 anni con una carriera di recitazione di successo che sapeva esattamente cosa stava facendo”.
“Ma non c’è assolutamente alcun confronto tra la quantità di attenzione dei media che riceve e la quantità di Diana sperimentata” ha scritto Morgan, che prosegue: “Diana era la più grande stella del pianeta; Meghan non è nemmeno tra le tre stelle più importanti che al momento vivono a Kensington Palace”.