Naomi Campbell, il ricordo traumatico: “Ho pianto quando è uscita la mia copertina di Vogue Italia”
22 Giugno 2020 - di Claudia Montanari
Naomi Campbell rivela il suo tormento di quando ha visto la sua prima copertina su Vogue Italia. Era il 1988 e quella esperienza così importante si è tramutata in un grande dolore. Naomi Campbell, infatti, appariva “grigia”.
In una intervista radiofonica per l’emittente britannica BBC Naomi Campbell ha raccontato di un episodio che le accadde a soli 17 anni. Un evento così traumatico che ancora oggi, a 32 anni di distanza, ricorda ancora benissimo.
Nel 1988 Naomi stava facendo i suoi primi passi nel mondo della moda. Per questo motivo, quando le accordarono la copertina di Vogue Italia, considerata una delle più importanti del mondo soprattutto in quegli anni, fu felicissima. Tuttavia, non tutto andò come previsto.
Durante l’intervista, la super topmodel ha raccontato cosa è successo nel backstage di quella ormai famosa copertina:
“Ricordo un lavoro in Italia per il quale sostanzialmente il make up artist quando mi vide disse: Oh, non sapevo fossi nera“.
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In sostanza, quando il team a cui era stata affidata la realizzazione del servizio si trovò di fronte Naomi Campbell, non aveva a disposizione i giusti trucchi, adeguati al suo colore di pelle.
“Disse che non aveva il fondotinta per me – ha proseguito la Campbell – quindi dovette mettersi a mischiare alcuni colori che aveva per cercare di trovare quello più adatto a me. Che però era fatto prevalentemente da fondotinta grigi”.
Un evento traumatico per la modella:
“Ricordo che quando uscì la copertina piansi perché desideravo fortemente essere sulla copertina di questo magazine, che era Vogue Italia, ma non volevo essere grigia!”.
Nonè la prima volta che Naomi parla di quanti problemi ci fossero per le modelle di colore in quegli anni. In una intervista per il The Guardian, nel 2016, la modella aveva già svelato questo retroscena:
“Quando ripenso a quando ho iniziato a fare la modella nel 1986, cercare di comprare il make up per noi di colore era molto molto difficile. Pochissimi negozi lo avevano, pochissimi scaffali dedicati, ed era una cosa limitante. Io usavo i trucchi di mia madre: lei mi aveva dato un fondotinta di un colore che andava abbastanza bene per me, ma mi è capitato di avere dei problemi”.