Oriana Fallaci, la sorella: “Era un’arpia”
17 Febbraio 2015 - di Silvia_Di_Pasquale
MILANO – Oriana Fallaci, quando la sorella la definì: “Un’arpia”. Nel corso di un’intervista pubblicata su Vanity Fair nel settembre 2007, un anno dopo la morte di Oriana, Paola Fallaci ha ricordato la titanica giornalista, sangue del suo sangue. Proprio in questi giorni su Raiuno sta andando in onda la miniserie di Marco Turco, L'”Oriana” e ad interpretare il ruolo della scrittrice è l’attrice toscana è Vittoria Puccini. “Le donne Fallaci sono state tutte arpie. Lo erano le nostre antenate, lo era Oriana, lo sono io. Solo nostra madre era una donna buonissima. Infatti non era una Fallaci”, ha spiegato Paola, che vive sola con i suoi animali: cani, gatti, galline e uccelli di specie rara che alleva. Ma perché proprio arpia, termine utilizzato generalmente in termini negativi?
“Le arpie, nella mitologia, erano creature con il corpo metà donna e metà uccello, tremende, cattive, ma con una grande spiritualità. Le donne Fallaci me le ricordano: hanno sempre avuto il coraggio di ribellarsi, in primis al fascismo, dicendo pane al pane e vino al vino, a costo di essere odiose. Hanno avuto la forza di non sposarsi, in epoche in cui se non avevi un marito non eri niente, e anche di innamorarsi di un’altra donna, quando di lesbiche non si parlava neppure”, queste le parole di Paola.
Come ricordava la sorella, “Oriana aveva una marcia in più“, “Nessuno poteva competere con lei: era troppo intelligente. Come se non bastasse, studiava, leggeva, si documentava moltissimo”.
L’intervista integrale: Vanity Fair.