Pippo Baudo: “Non ho appeso le scarpe al chiodo, sono…”
8 Giugno 2016 - di Silvia_Di_Pasquale
“Non ho appeso le scarpe al chiodo e sono ancora pronto a correre”. Così all’ANSA Pippo Baudo, a margine dei Wna a Verona dove il popolare presentatore e’ stato festeggiato per i suoi 80 anni, in diretta Raiuno, da Vanessa Incontrada, Carlo Conti e Benji & Fede (musicisti scelti nel compito come rappresentanti delle nuove generazioni) con una grande torta di (1,55 x 0,55) con otto candeline. Il Pippo nazionale ha apprezzato e nello spegnere le candeline si è sporcato di panna la giacca. Baudo ha anche apprezzato gli auguri del Dg della Rai Dall’Orto: “Sono contento – ha detto – delle parole di simpatia e di affetto. È’ per me un augurio di buon lavoro”.
“Pippo Baudo è un monumento della televisione, l’ho incrociato qualche giorno fa e gli ho mandato gli auguri oggi perchè per chi come me è cresciuto facendo la televisione è stato ed è un riferimento forte per cui un grandissimo augurio per il suo compleanno”, ha detto Campo Dall’Orto conversando con i cronisti a viale Mazzini a margine della firma del protocollo di intesa MIUR – RAI. “La cosa bella – ha aggiunto il D.G Rai – quando ho incrociato Baudo nei giorni è stata che ha ancora voglia di essere parte, di quella che è stata un pezzo fondamentale della sua vita e di quella di tutti noi”.
Nato a Militello in Val di Catania, Pippo Baudo ha debuttato alla conduzione televisiva agli inizi degli anni Sessanta. Una carriera vissuta senza sosta, fino all’attentato dinamitardo alla sua casa nel 1991 di Santa Tecla in Sicilia per essersi scagliato contro la mafia durante una commemorazione del giudice Chinnici (fortunatamente la villa era vuota quella notte). “Per il mio compleanno nessuna celebrazione. Sarà un giorno che voglio vivere esattamente come tutti gli altri”, ha assicurato nei giorni scorsi intervenendo alla Camera alla presentazione del libro ‘I politici e il controllo della televisione’ di Gennaro Pesante.