Romina Power, gesto di protesta fa discutere FOTO
28 Febbraio 2017 - di Claudia Montanari
MILANO – Romina Power, gesto di protesta fa discutere FOTO. Ancora una volta un gesto di Romina Power fa discutere: la cantante ha postato una foto sul proprio profilo Instagram che ha letteralmente diviso il web. Cosa ha fatto questa volta la Power? Ebbene, l’ex moglie di Albano, di rosso vestita, ha pubblicato sul suo profilo uno scatto in cui mostra un forte gesto di protesta a favore degli animali. Si è infatti immortalata con la sua Daisy, cagnetta a cui è affezionata quasi come fosse una figlia, su una aiuola di Milano. Nessun problema? Non proprio, visto che sullo scatto è visibile in primo piano un grosso cartello di divieto di cani sull’aiuola. Presa dal suo forte impegno di “pet friendly”, Romina Power ha sfidato e ignorato il cartello di divieto ed è salita sull’aiuola con la sua cagnetta. La didascalia della foto recita: “Dog friendly Milano”. Un gesto che sembra banale ma che in realtà sottolinea ancora una volta quanto Romina sia sensibile alle tematiche sugli animali e che appare come una vera e propria protesta contro i luoghi non accessibili ai cani.
La foto, come era facile immaginare, ha letteralmente diviso il web tra chi ritiene che la cantante abbia fatto bene a ignorare il cartello e chi, invece, pensa che sia un esempio sbagliato perché, al di là del fatto che il cartello possa essere giusto o no, la cantante non ha rispettato una regola di un giardino pubblico di Milano:
“Hai fatto benissimo Romina!! Detesto quando mettono questi cavolo di cartelli!!”, “Mettessero il divieto per gli uomini privi di dignità che invece di lavorare passeggiano per le strade! Bravissima a calpestare quel suolo con il cane!” scrive qualcuno. Mentre un’altra fan rimbecca: “Anche io sono contraria a questo tipo di cartelli ma se il divieto c’è evidentemente esiste un motivo e deve essere rispettato, da tutti“.
E voi cosa ne pensate? Credete che Romina abbia fatto bene a ignorare il cartello pubblicando la foto “di protesta” oppure doveva seguire la regola senza dare “il cattivo esempio”?