Selena Gomez: “La mia famiglia arrivò illegalmente negli USA”
4 Ottobre 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – Selena Gomez racconta uno spaccato della sua famiglia e del suo passato che, fino a ora, era rimasto nascosto. La cantante di origine messicane racconta una storia personale di immigrazione cosiddetta illegale. Una storia comune: “Negli anni ’70 mia zia attraversò il confine tra Messico e Usa nascosta nel retro di furgone. Poi seguirono i miei nonni e mio padre nacque in Texas poco dopo”. In un editoriale scritto per il Time e affrontando il tema della crisi dell’immigrazione, la Gomez dice di ritenersi fortunata di essere nata cittadina degli Stati Uniti grazie a un atto di coraggio e sacrificio (da parte della sua famiglia).
Tuttavia ora, leggendo ciò che succede al confine con il Messico o nei diversi Stati, sottolinea di aver paura per il suo paese e per coloro che si trovano in situazioni simili a quelle della sua famiglia anni fa.
Selena Gomez, che tra le altre cose ha prodotto ‘Living Undocumented’, una serie che racconta la vita di otto famiglie di immigrati che vivono negli Usa e che rischiano di essere deportate, ha detto che l’immigrazione va oltre la politica, è una questione umana che riguarda persone vere e che distrugge vite. “Il modo in cui l’affrontiamo – spiega – attesta la nostra umanità, la nostra empatia, la nostra compassione. Il modo in cui trattiamo il nostro prossimo da essere umano definisce chi siamo”.
Selena Gomez, circa un anno fa ha passato del tempo in rehab per curarsi da un crollo emotivo. La scelta era maturata dopo ben due ricoveri in ospedale: recentemente l’artista 27enne ha voluto raccontare la sua esperienza durante un evento che si è svolto al mcLean Hospital. La cantante, in questa sede è stata premiata per il suo impegno sul tema della salute mentale. Selena, sul palco ha detto queste parole: “Penso che siamo migliori quando diciamo la verità e questa è la mia verità. Lo scorso anno, soffrivo mentalmente ed emotivamente e non riuscivo a sorridere e a fare altre cose che sembrano normali. Sentivo tutto il mio dolore e la mia ansia travolgermi ed è stato uno dei momenti più spaventosi della mia vita”.
Sel ha continuato: “I dottori mi hanno dato una chiara diagnosi. Nel momento in cui ho ricevuto quelle informazioni, mi sono sentita per metà terrorizzata e per metà sollevata. Terrorizzata perché il velo era stato tolto ma sollevata perché ora sapevo perché ho sofferto di depressione e ansia per così tanti anni”.