Steven Spielberg: “Da bambino non dicevo di essere ebreo”
23 Ottobre 2012 - di luiss_edalto
NEW YORK – Steven Spielberg ha confessato di essere stato vittima di bullismo in gioventù, cosa che ha poi influenzato molti suoi film. “In quei giorni ero un secchione, un outsider” ha detto il regista alla trasmissione della Cbs ’60 Minutes’. “Come il bambino che suona il clarinetto nell’orchestra, cosa che facevo” ha aggiunto. La madre di Spielberg ha rivelato che la sua famiglia viveva in un quartiere non ebreo e che la gente spesso urlava “gli Spielberg sono sporchi ebrei”. Per questo motivo, il regista per lungo tempo negò le sue origini.
“Spesso dicevo alla gente che il mio cognome era tedesco, non ebreo. Sono sicuro che i miei nonni si stiano rivoltando nella tomba ora che hanno sentito questo” ha detto il premio Oscar, che da teenager trovò nell’arte del cinema una scappatoia e un modo di affermarsi come persona. “Avevo trovato un modo di accettare me stesso facendo dei film. Avevo scoperto che ero capace di fare bene qualcosa” ha concluso Spielberg. ‘Lincoln’, l’ultima pellicola del regista, uscirà nelle sale cinematografiche americane il 16 novembre. (Foto Lapresse).