Valeria Bruni Tedeschi: abito scintillante Armani FOTO
28 Marzo 2017 - di Claudia Montanari
ROMA – Valeria Bruni Tedeschi: abito scintillante Armani FOTO. Bella dentro e fuori: Valeria Bruni Tedeschi è stata la protagonista della serata dei David di Donatello e non solo perché ha vinto il premio come migliore attrice per la sua magistrale interpretazione di Beatrice nel film “La pazza gioia”. No, la Tedeschi ha conquistato tutti anche per la sua incredibile bellezza e per quel discorso che ha fatto commuovere. Avvolta in un meraviglioso abito nero e scintillante, lungo e sensuale, Valeria Bruni Tedeschi ha mostrato il suo lato dolce scoppiando a piangere sul palco. Ha chiamato sul palco Micaela Ramazzotti, sua complice nel film, perché “senza di lei, senza Donatella, Beatrice non potrebbe esistere”.
Non solo: in un turbinio di emozioni la Tedeschi ha ringraziato le persone più importanti della sua vita e della sua carriera:
“Ringrazio Franco Basaglia, che cambiò radicalmente l’approccio della malattia mentale in Italia. Paolo Virzì, che mi guarda da anni con tenerezza, allegria e senza paura. Ringrazio la mia amica Barbara, che mi propose ufficialmente la sua amicizia il primo giorno di asilo e mi dette un po’ della sua focaccia facendomi sentire magicamente non più sola” E ancora: “Ringrazio poi i miei amici, le mie amiche senza i quali non potrei vivere. Il mio povero psicoanalista. Ringrazio Leopardi, Ungaretti, Pavese ma soprattutto Natalia Ginzburg, i cui libri mi illuminano e mi consolano”. Non ha intenzione di fermarsi la Tedeschi e procede con i ringraziamenti ad Anna Magnani e De Andrè, la madre, la sorella e poi quel suo personaggio del film “meraviglioso triste buffo, e tutti i registi che mi hanno accolto nei paesi della loro fantasia, e in anticipo quelli che forse mi accoglieranno ancora permettendomi di vivere questa vita parallela che è il cinema”. E infine, il ringraziamento speciale: “Ringrazio gli uomini che mi hanno amata, che ho amato e anche quelli che mi hanno abbandonata, perché mi sento fatta di tutti loro, ed è a loro che mi racconto. Ringrazio gli sconosciuti che mi fecero un sorriso, un gesto, ma nei giorni più bui. Ringrazio i miei due meravigliosi bambini. Ecco. E grazie a voi. Scusate”.