Vanessa Incontrada racconta la sua “doppia vita” in provincia
19 Gennaio 2015 - di aavico
ROMA – “Sto bene perchè ho una doppia vita. In un piccolo centro mi senti protetta”. La showgirl Vanessa Incontrada si racconta a Repubblica. Incontrada spiega la sua scelta, quella di andare a vivere fuori dai grandi centri abitati, in provincia, più precisamente a Follonica dove “ho ritrovato rapporti umani e senso della realtà”.
A Follonica per tutti è Vane, la mamma di Isal, che nel suo negozio dà consigli ai clienti: “Mi piace stare a contatto con la gente, amo il mio lavoro ma mi sono costruita un altro mondo, un po’ perché ho lo spirito da imprenditrice, un po’ perché nella vita non si sa mai. Non ho manie di protagonismo, spesso chi entra nel mio negozio mi fissa: sarà proprio lei?”.
La regina della fiction che con Un’altra vita ha conquistato 8 milioni di spettatori, che in questi giorni riempie i teatri con la commedia Mi piaci perché sei così con Gabriele Pignotta, il 12 marzo debutta su Sky Uno Hd come conduttrice di Italia’s got talent. A giugno l’aspetta il set della serie Rai La classe degli asini, che ripercorre la battaglia dell’insegnante Mirella Casale, alla fine degli anni 70, per chiudere le classi differenziali.
Ecco alcuni estratti dell’intervista a Vanessa Incontratda, realizzata da Silvia Fumarola:
“Il mio lavoro ti fa perdere il senso della realtà, nel paese dove vivo lo ritrovo”, racconta. “A Follonica ho frequentato le elementari, i miei più cari amici vivono lì. Parlo di me se me lo chiedono, se no sorvolo, non sono il centro del mondo. Tornare alla mia vita di “provinciale” significa semplicemente ritrovare il senso della realtà. Il lavoro che faccio ti può prosciugare, recitare ed essere sempre esposta è una cosa molto forte dal punto di vista emotivo. Sì, è come se avessi una doppia vita e questo mi dà forza, ho trovato un equilibrio. La mia vita è fatta di persone con cui non parlo del mio mestiere — anche se ho amici fantastici come Giorgio Panariello, Carlo Conti, Claudio Bisio — perché quando sono a casa faccio la mamma, vado a fare la spesa, accompagno mio figlio a scuola, in piscina, alle lezioni di musica. Riesco a gestirmi in maniera sana, ogni volta che parto è festa, ma è festa anche quando torno: non mi annoio mai”.
Tutti fuggono dalla provincia, Vanessa, che si sposta da un set all’altro, in provincia si è costruita una vita su misura. “Amo i piccoli piaceri quotidiani. Capisco che vivere in una piccola città abbia i suoi pro e i suoi contro ma a me piace sentirmi protetta. Avevo sedici anni quando ho iniziato a lavorare come modella, ho abitato a Londra, a New York, ma non le ho mai vissute facendo vita mondana, le vivevo come si vivono le città: scoprendo i mercatini, andando a fare la spesa, conoscendo le persone. Forse vivo bene in provincia perché non ho rimpianti, non penso mai: “Come sarebbe stato bello vivere a Londra o a Parigi”. Ho bruciato le tappe, il lavoro mi ha dato tante opportunità e ora posso scegliere. La fortuna più grande che un essere umano possa avere è poter scegliere dove e come vivere la propria vita”.
Passionale, crede nel destino ma ha senso pratico: “Nella mia famiglia hanno sempre lavorato tutti. Noi donne siamo anche molto critiche e autocritiche, siamo complicate ma è il nostro bello”, riflette la Incontrada. “Io non ho paura della solitudine ma la devo scegliere. Il prossimo m’incuriosisce, mi piace il contatto con le persone, penso che l’empatia sia un dono, ho bisogno di capire sempre chi ho davanti. La vita è strana, faccio l’attrice, mestiere in cui sei al centro dell’attenzione, ma da ragazzina non lo sono mai stata, stavo seduta nell’ultimo banco. Ero silenziosa, una grande osservatrice. Questo mi ha aiutato. L’istinto mi ha guidato, tante volte ho scelto di fare le cose senza pensare dove mi avrebbero portato. Non so resistere alle sfide, solo le sfide ti fanno crescere”.