Will Smith e Jay Z producono una serie tv su un delitto razzista del 1955
27 Luglio 2015 - di luiss_edalto
LOS ANGELES – Un delitto terribile, un nero ucciso da bianchi, nell’America razzista del 1955. Un’America che ancora oggi sconta i fantasmi del passato, ogni volta che un poliziotto bianco uccide un nero o che un giovane entra in una chiesa e ammazza con il fucile i presenti, tutti neri. Fatti di cronaca recente che hanno spinto Will Smith e Jay Z a lavorare a una serie tv.
In particolare la serie riguarderà un delitto del 1955, quello di Emmett Till. L’uomo era stato accusato di avere un flirt con una donna bianca, sposata, Carolyn Bryant. Il marito della donna e il suo fratellastro, Roy Bryant e J.W. Milam, tesero una trappola a Till: lo torturano, lo uccisero e cercarono di far sparire il corpo in un fiume.
Il corpo però venne trovato e iniziò il processo: i due vennero assolti ma anni dopo, in un’intervista, confessarono l’omicidio. Un omicidio per il quale non pagarono mai perché, secondo la legge americana, non si può essere processati due volte per lo stesso crimine.