“L’amore molesto”, il film di Mario Martone da rivedere

24 Maggio 2013 - di Claudia Montanari

ROMA – Delia (Anna Bonaiuto), torna a Napoli per i funerali della madre annegata e indaga sugli ultimi mesi della sua vita per capirne la morte… Tratto dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante, “L’amore molesto” può essere senza dubbio considerato uno dei film migliori di Mario Martone, che in questa pellicola riesce ad esplorare con grande sensibilità ed eleganza sia l’universo femminile che quello napoletano, con i suoi colori, odori e suoni. Intorno alla splendida performance di Anna Bonaiuto ruotano una serie di interessanti personalità artistiche napoletane( fra cui vanno ricordati senz’altro Licia Maglietta e Beppe Lanzetta), che riescono a conferire a “L’amore molesto” una grande verità e allo stesso tempo uno spirito arcaico, quasi da sceneggiata rivisitata. Accolto dalla critica e dal pubblico in maniera entusiasmante, questa pellicola vanta numerosi riconoscimenti, fra cui il David di Donatello per la miglior regia a Mario Martone che, anche grazie a questo film, è riuscito ad imporsi meritatamente come uno degli autori cinematografici più interessanti del nostro paese.