Carlo Verdone: “Darei tutto pur di fare uno de I Vitelloni”
4 Luglio 2016 - di Silvia_Di_Pasquale
Carlo Verdone confessa: “Darei tutto pur di fare uno dei personaggi de I Vitelloni, quando l’ho visto ero piccolissimo, ma avrei accettato tutto da uno come Federico Fellini”. A parlare così, è l’attore a Taormina alla 70ma edizione dei Nastri d’Argento. Non manca un riferimento a due mostri sacri del cinema, Manfredi e Sordi:
“Albertone era una maschera, Manfredi un attore diverso, più eclettico che ha fatto ruoli comici e drammatici e un capolavoro poi come ‘Straziami ma di baci saziami'”. Si irrita un po’ quando lo si chiama erede di Sordi: “Non ci sono suoi eredi. Non ci può essere comparazione con Sordi. Era un tipo preciso, voleva la verità e se cercavi di ingannarlo ti dava sberle in faccia e calci nel sedere”. Ancora su Manfredi continua Verdone: “era uno capace di tutto. Uno che ha fatto teatro con Strehler, ma anche Rugantino al Sistina, era insomma il colonnello della risata”.
Sul prossimo film Carlo Verdone dice: “parlerà di debolezze e fragilità contemporanee nelle coppie giovani e di mezza età. Un film che sto scrivendo, con grande anticipo e attenzione, per girarlo poi tra Roma e Milano a febbraio-marzo e scegliendo attrici nuove, nuovi talenti. Così selezionerò tutte le agenzie per trovare quello che esattamente voglio”. E ancora sul nuovo film: “Noi siamo osservatori di una realtà che non ci piace, ma ci vuole slancio per captarne i dettagli e per capire i risvolti sociologici e psicologi di ciò che stiamo vivendo”. Sul successo innegabile di Checco Zalone e del suo “Quo Vado?”, campione di incassi ma non di Palmares afferma: “La forza di Zalone è la sua straordinaria scorrettezza, l’ha fatta diventare un’arma vincente. Lui riesce a dire tutto con il suo stile e riesce a portare questo suo dono al cinema”. (Fonte: ANSA).