Donnie Darko, trama e recensione del film
20 Luglio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – L’esordio alla regia di Richard Kelly si è trasformato in un film di fantascienza che è stato in grado di diventare un vero e proprio cult fra gli amanti del genere. “Donnie Darko” infatti, che ha vinto numerosi premi in Festival dedicati alla fantascienza, è riuscito ad inaugurare un nuovo filone del genere, un po’ meno catastrofico ma altrettanto stupefacente ed intrigante
Nel 1988 avviene un inspiegabile incidente che distrugge la casa del giovane Donnie Darko (Jake Gyllenhaal), che per poco non muore; in seguito, il ragazzo comincia a sperimentare un accresciuto senso di che cosa significhi essere vivi e, di lì a poco, innamorati.
Basandosi sul concetto filosofico/ new age di “multiverso“, Richard Kelly, che è anche lo sceneggiatore di questo fortunato film, è riuscito a creare una sorta di universo parallelo, in cui le paure più ancestrali e i sogni più reconditi possono trovare spazio e tempo.