“Esterno sera”, il film che racconta il Sud non stereotipato
21 Maggio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – In una Campania contemporanea e fuori dagli stereotipi cinematografici a cui siamo ormai abituati, Alba( Valentina Vacca), trascorre le giornate fra alcolici e uomini che non la rispettano; quando dal nord torna Fabrizio, un suo lontano cugino, l’equilibrio della ragazza salta definitivamente. “Esterno sera” ha dei toni dark decisamente marcati e punta tutto sull’aggressività, che è la stessa dietro la quale si nasconde una generazione frustrata e infelice; la regia di Barbara Rossi Prudente, che ha firmato anche la sceneggiatura, è molto fisica e non lascia spazio a romanticismi o scontati “happy end”. La forza di questa pellicola risiede sicuramente nella sua capacità di raccontare un sud diverso da come ci si potrebbe aspettare, anche se la sceneggiatura, che ha vinto il prestigioso premio Franco Solinas, non riesce fino in fondo nel suo intento di lasciare lo spettatore, e i personaggi stessi, in quel limbo di ambiguità che andrebbe chiarita solo alla fine della storia. “Esterno sera” resta comunque un film originale e con una prospettiva irriverente e diversa sulle generazioni più giovani.