Francesca Cardinale (nipote di Claudia): “Paolo Virzì, fammi un provino”
15 Luglio 2014 - di aavico
ROMA – ”Paolo Virzì, fammi un provino!’‘. A lanciare l’appello è la Cardinale. Non Claudia, eterna diva del Gattopardo, ma Francesca, 24 anni appena compiuti e una cascata di riccioli castani, nipote della musa di Visconti e ora neo-diplomata in recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia, lo stesso frequentato dalla zia alla fine degli anni ’50. ”Come ogni traguardo è un punto di partenza”, racconta la Cardinale jr all’ANSA all’indomani della cerimonia, nella quale è stata proprio la sorella di suo padre, insieme a Giancarlo Giannini, a consegnarle il diploma.
Nel curriculum per ora c’è una parte in ”Anni felici” di Daniele Luchetti (era la sorella di Micaela Ramazzotti) e qualche ruolo in teatro a Parigi. ”L’amore per la recitazione è arrivato tardi – racconta – E’ stato un amico a invitarmi a un corso. Prima ho sempre amato la danza e anche ora che vivo a Parigi studio acrobatica aerea, dagli anelli al trapezio. Però – continua – in famiglia ho sempre respirato l’aria del cinema. Mio zio è regista, mio padre operatore steady cam e mi racconta che quando avevo quattro anni passava le ore a riprendermi mentre io, quasi recitando, continuavo a disegnare”. E poi, ovviamente, c’è zia Claudia, che negli ultimi anni l’ha definita ufficialmente ”la mia erede”.
”E’ un cognome importante nel cinema italiano – prosegue la ragazza – ma lo vivo serenamente. Sono fortunata: faccio quello che mi piace. Dove arriverò, arriverò. Mia zia è una grandissima attrice, ma è soprattutto una grande persona. I suoi consigli, prima che professionali, sono consigli di vita, su come stare al mondo. Sono per me fondamentali, perché ti aiutano a rimanere lucida, con i piedi attaccati per terra. Ad esempio, mi racconta spesso che Visconti agli inizi, vedendola timida, le ripeteva che per questo mestiere bisogna essere molto forti. E che quando entri in una stanza ne devi prender possesso: meglio fare bei passi grandi, in modo che la gente capisca subito chi sei. Un monito che vale sempre, anche nella vita”.
Cresciuta con l’amore per il cinema di qualche anno fa e miti come Michelle Pfeiffer, Meryl Streep e ”ovviamente” Claudia Cardinale (”tra i suoi film, i miei preferiti sono ‘La ragazza con la valigia’ e ‘Claretta”’, dice), dei tre anni al Centro Sperimentale porterà con sé l’esperienza di poter spiare tutte le classi, ”anche quelle di fotografia o costume con maestri come Tosi e Rotunno, perché altrimenti – spiega – studiare solo recitazione è come conoscere la bicicletta, ma non sapere come si pedala”. E poi un incontro ”illuminante” con Franco Battiato. ”Ci ha detto che l’amore non è mai attaccamento – ricorda – Vale anche per questo mestiere. Quando capisci cos’è l’amore, sai agire di conseguenza”. Ora Francesca Cardinale sogna un ruolo come ”quello della Loren in ‘Matrimonio all’italiana’, dove si può passare dal comico al drammatico – dice – Mi piacerebbe anche un film in costume. E vorrei tanto un provino con Paolo Virzì”. Per ora di certo c’è ”una piccola parte in un film americano” e uno stage all’Unesco dedicato ai giovani, nel settore cultura. ”Mi piacerebbe creare un progetto che metta insieme grandi maestri e ragazzi, perchè ci sia uno scambio.- conclude- Magari con incontri, proiezioni o con lo studio di un quadro o di un libro. Purchè sia un vero passaggio di testimone”.