ROMA – Theodore (Joaquin Phoenix) è impiegato in una compagnia che attraverso internet scrive lettere personali per conto di altri; incapace di rifarsi una vita dopo l’abbandono della ragazza che aveva sposato, per Theodore le cose cambiano quando una nuova generazione di sistemi operativi viene messa sul mercato. L’uomo infatti comincia a sviluppare con essa, che viene chiamata Samantha, una relazione complessa ed intima oltre ogni immaginazione…
Fin dal suo esordio dietro la macchina da presa il regista Spike Jonze ci ha abituati al fantastico, elemento imprescindibile nelle sue pellicole per raccontare la vita e anche i sentimenti più comuni; non fa eccezione nemmeno “Her” ovviamente, in cui Jonze riesce a raccontare una storia d’amore al singolare, usando un sex symbol come Scarlett Johansson unicamente attraverso la sua voce, stimolando così la fantasia del pubblico. Ne viene fuori un film delicato ed originale, in grado di compiere un’indagine interessante sull’attualità e su come la tecnologia possa influenzare, non necessariamente al negativo, la vita e l’affettività di noi tutti.
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