“Il capitale umano”, trama e recensione del nuovo film di Paolo Virzì
13 Gennaio 2014 - di Claudia Montanari
ROMA – Liberamente tratto dal thriller di Stephen Amidon e scritto con Francesco Piccolo e Francesco Bruno, “Il capitale umano” segna una piccola svolta, assolutamente riuscita, nella già luminosa carriera di Paolo Virzì, che questa volta abbandona i toni dichiaratamente da commedia per lanciarsi in una storia nera e molto attuale.
In un paesino della Brianza un cameriere viene investito con la sua bicicletta da un potente Suv, che lo lascia agonizzante in mezzo alla strada; questo incidente coinvolgerà, in maniera molto diversa, due famiglie socialmente molto distanti.
Ricco di un cast di talento, fra cui spicca l’ottima interpretazione di Fabrizio Bentivoglio, “Il capitale umano” è una pellicola che si addentra con grande maestria nel cuore nero del nord Italia, e in particolar modo di certe provincie ipocrite e fumose. Ne viene fuori un film di grande impatto, molto toccante, con quel pizzico di ironia toscana a cui il regista ha ormai abituato i suoi numerosi fan.