ROMA – Un attore (Valerio Mastandrea) interpreta un maestro che dà lezioni di italiano ad una classe di stranieri che interpretano loro stessi; durante le riprese tuttavia accade qualcosa che prende il sopravvento. Il regista dà lo “stop”, ma la troupe entra in campo; ora sono tutti attori di un’unica storia, in un unico film di autentica finzione.
Pellicola capace di spiazzare più di uno spettatore,“La mia classe” del marchigiano Daniele Gaglianone si afferma in modo originale nel troppo spesso piatto orizzonte del cinema italiano. Il film infatti, quasi a voler raccontare la difficoltà di affrontare il complesso tema dell’integrazione, si avvale di un doppio registro che solo in un primo momento rende meno comprensibile la storia; ben presto infatti si viene travolti dai volti dei numerosi interpreti, dall’umanità delle tante storie e dal carisma dell’interpretazione di Mastandrea, sempre più convincente.
Tutto questo rende “La mia classe” un film di impegno ma al tempo stesso veramente godibile ed originale, che ci si augura possa attrarre un pubblico numeroso.
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