“Libera”, la commedia di Pappi Corsicato da rivedere
12 Aprile 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Nel 1993 Pappi Corsicato, napoletano di nascita e formazione, debutta felicemente al cinema con un film ad episodi che lo consacrerà agli occhi del pubblico e della critica come uno degli autori italiani più “divertenti” e originali degli ultimi decenni; “Libera” infatti, pur trattando temi complessi come la droga, la prostituzione e la lotta per la sopravvivenza, riesce ad essere una commedia simpaticissima, che varrebbe davvero la pena rivedere. I tre episodi, tutti ambientati a Napoli, raccontano le vicende di Aurora, Carmela e Libera, alle prese con problematiche differenti, così come diverse sono le classi sociali a cui appartengono. Grazie anche all’ottima interpretazione di Iaia Forte, “Libera” riesce a raccontare una Napoli diversa e lontana dai soliti stereotipi a cui il pubblico è abituato; vincitore del Nastro D’Argento come miglior opera prima, questo film è un viaggio surreale e melodrammatico attraverso la vita di chi, per sopravvivere, è costretto a reinventarsi con arguzia e fantasia.