ROMA – Le vicende italiane giudiziarie degli ultimi anni, e soprattutto lo scandalo negli Usa relativo al motivi di sicurezza che ha spinto l’Fbi a esigere un controllo stretto su milioni di telefoni, fanno da cornice alla pre-produzione de L’orecchio del potere, film tratto da un romanzo di Giulio Andreotti (Operazione Via Appia, Rizzoli, 1998) e che sarà diretto da Carlo Lizzani con protagonista Al Pacino.
Il primo ciak è previsto a fine del 2013, inizio 2014. E’ la storia di un giovane che, sul finire della seconda guerra mondiale, rinuncia a diventare sacerdote e riesce a trovare lavoro al ministero degli interni, prima alla censura e quindi direttamente alle intercettazioni telefoniche, dove si incrociano le conversazioni che trattano del destino dell’Italia: Benito Mussolini, la sua amante Claretta Petacci, grandi prelati, dirigenti del partito fascista, la casa regnante si scambiano le opinioni mentre la sconfitta è ormai vicina.
Per il titolo inglese è stato scelto ‘The listener’. Alla sceneggiatura hanno lavorato lo stesso regista 92enne, Gianni Bozzacchi (che sarà anche il produttore) e Joey Tyler. La casa di produzione è la Triworld. Alla regia appunto lo stesso Lizzani, in collaborazione con Gianni Bozzacchi e con l’aiuto regia di Brian Cook già assistente di Stanley Kubrick.
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