L’ultima ruota del carro: trama e recensione del film
15 Novembre 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Probabilmente uno dei suoi film più ambiziosi, “L’ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi prende spunto dalla vera vita di Ernesto Fioretti, autista suo e di molti altri registi e attori del cinema italiano.
La pellicola dunque ripercorre la vita di Ernesto (Elio Germano), tappezziere e tifoso della Roma, attraversando pure trent’anni di storia italiana; non è però sulle vicende politiche e sociali del nostro paese che Veronesi sembra porre maggior attenzione, bensì sull’ingenuità che solo gli “ultimi” sanno trasmettere.
Ne viene fuori allora un film ricco di umanità e di amore per le piccole gioie; un cast ricco di volti noti, fra cui spiccano quelli di Ricky Memphis e Alessandra Mastronardi, completano il tutto, offrendo allo spettatore un film che riesce ad essere simpatico e profondo allo stesso tempo. Sicuramente il più “serio” fra i suoi film, “L’ultima ruota del carro” mostra un Veronesi inedito, più consapevole o semplicemente più maturo.