ROMA – Al centro di questo bellissimo e drammatico film c’è il tema della separazione, che il regista argentino Adolfo Aristarain sviscera in modo poetico e sincero, coinvolgendo completamente lo spettatore. “Martin(hache)” è la storia di Martin, un diciannovenne argentino che rischia di morire di overdose; dopo questo la madre(la sempre bravissima Cecilia Roth) decide di spedirlo in Spagna dal padre, un regista che vive con una donna giovanissima e un amico attore gay.
Senza perdere quei toni e quei colori propriamente sudamericani, “Martin(hache)” è un viaggio serissimo nel mondo di un adolescente la cui vita stenta a trovare una forma compiuta e gradevole. Intensa la regia, da rivedere assolutamente.
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