“Mi rifaccio vivo”, la nuova commedia esilarante di Rubini
8 Maggio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – A distanza di quattro anni da “L”uomo nero”, il regista e attore pugliese Sergio Rubini torna nelle sale con una pellicola che è una divertente digressione sovrannaturale e che gioca con alcuni elementi che hanno fatto la fortuna del cinema americano nelle sue numerose incursioni in un ipotetico “aldilà”. Fra l’arrogante Ottone (Neri Marcorè) e il disgraziato Biagio (Pasquale Petrolo, in arte Lillo) ci sono sempre state competizione e tensione; quando da adulti Biagio se lo ritroverà concorrente d’affari, non riuscirà a reggere e deciderà di suicidarsi. Una volta arrivato nell’aldilà però, Biagio scopre di avere una seconda occasione e, reincarnandosi in un manager di successo(Emilio Solfrizzi), tornerà sulla terra per vendicarsi del suo acerrimo nemico. “Mi rifaccio vivo” è una commedia divertente, realizzata in modo elegante e, sebbene i riferimenti ad altri film più celebri siano evidenti, riesce nell’ambizioso tentativo di coniugare il puro intrattenimento ad una riflessione più profonda sul senso dell’amicizia. La colonna sonora di Paolo Buonvino poi regala un tocco di intelligente ironia a tutta la pellicola, riuscendo a sottolineare efficacemente i passaggi più comici.