Richard Gere torna al cinema con il nuovo thriller “La Frode”
12 Marzo 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Il magnate Robert Miller( Richard Gere) sembra il ritratto del successo, sia negli affari che nella vita privata; dietro la facciata dorata Miller sta però cercando disperatamente di vendere il suo impero finanziario ad una banca, per fare in modo che le gravi frodi da lui perpetrate negli anni non vengano scoperte. Abile nel dissimulare la propria condizione, l’uomo è a un passo dal chiudere la trattativa, quando un evento sanguinoso cattura l’attenzione del detective Michael Bryer( Tim Roth) della NYPD… Richard Gere è senza dubbio un attore in grado di amministrare con grande intelligenza la sua vita professionale e la scelta di interpretare un personaggio ambiguo come Robert Miller ne è senz’altro una prova; “La frode” poi si presenta come un thriller che sa coniugare perfettamente suspance e azione, alta finanza e sentimenti. Va riconosciuta infatti al giovane regista Nicholas Jarecki l’abilità di aver confezionato la pellicola con un forte stile, che ricorda in qualche modo quello del cinema degli anni Settanta, e di aver saputo trattare con estrema naturalezza un tema potenzialmente ostico come l’alta finanza. Chi ama la tensione, l’ambiguità e gli intrighi legati al potere non potrà che restare divertito e affascinato da questo film, che riesce anche – finalmente- a mettere in luce le qualità artistiche di Richard Gere, troppo a lungo snobbato dal cinema di una certa qualità.