
ROMA – Prodotto da Pedro Almodovar, “Storie pazzesche” riunisce il meglio del talento argentino attuale, offrendo al pubblico un doloroso mosaico della contemporaneità, anche se non manca mai l’ironia.
Un matrimonio da favola che sfocia in insulti e ricatti, un ingegnere oberato dalle multe che trova il modo per vendicarsi, un diverbio fra automobilisti che si trasforma in massacro sono solo alcuni dei temi trattati dal regista esordiente Damian Szifron, che riesce a mantenere una verità di racconto anche quando sfora nel kitsch, creando così una pellicola originale e di forte impatto sul pubblico. Da vedere.