Esce nelle sale italiane “Sulla strada di casa”, thriller dell’ex “Freddo”
31 Gennaio 2012 - di Claudia Montanari
ROMA- Vinicio Marchioni, l’ex “Freddo” di Romanzo Criminale parla con entusiasmo del suo thriller “Sulla strada di casa”: “Questo in realtà è il mio primo film. L’ho girato prima del successo di “20 sigarette”, dopo ‘Romanzo criminale’ ma prima della seconda serie. Riuscire a uscire in un periodo di crisi come questo con un film completamente indipendente, fatto con due soldi, è un risultato che mi riempie d’orgoglio”. Vinicio è protagonista del film, insieme a Daniele Liotti e altri attori celebri come Donatella Finocchiaro, Claudia Pandolfi e Massimo Popolizio. Opera prima di Emiliano Corapi, prodotto dalla Marvin Film, distribuito da Iris Film, sarà sale italiane da venerdì 3 febbraio.
Film indipendente, costato meno di 300mila euro, (“meno dei film a basso budget’’ dice ironico il produttore Andrea Petrozzi), ‘Sulla strada di casa’ arriva in sala dopo un anno di festival, un bagaglio di premi vari (tra cui film e attore ad Annecy) ma orfano di finanziamenti pubblici. ‘’Lo abbiamo presentato a Rai Cinema e per tre volte al Ministero. E’ sempre arrivato a punteggi alti ma alla fine è sempre rimasto fuori da quelli finanziati’’.
Marchioni veste i panni di Alberto, un piccolo imprenditore ligure in difficoltà che per salvare la propria azienda inizia a fare il corriere per una potente organizzazione criminale. Alla moglie (Donatella Finocchiaro) che lo ama e ha sempre apprezzato la sua onestà, l’uomo nasconde i motivi reali dei viaggi. Finché l’arrivo di un altro gruppo di malviventi, interessati al nuovo carico illecito che sta per trasportare, non lo costringe a pagare il prezzo della sua scelta.
“All’inizio quando Emiliano (Corapi ndr ) mi ha detto che il personaggio doveva avere un accento ligure mi è preso un colpo – racconta Marchioni – Per un mese sono andato in giro con l’auricolare ascoltando la ‘lezione’ di un mio amico per imparare l’inflessione. Sono partito da lì per costruire Alberto: il parlare, il suo modo di muoversi, un uomo normale insomma. Ovvero una delle cose più difficili da rendere. Un uomo normale che diventa un criminale per necessità’’.
Scritto sei anni fa, girato nel 2009, “Sulla strada di casa” nasce da un “articolo di giornale che raccontava di come la criminalità organizzata preferisse usare come corrieri degli incensurati – racconta il regista- Ho utilizzato il genere, il thriller, per raccontare una vicenda umana: la necessità di rimanere integri in un periodo che sollecita la parte peggiore di ognuno. La storia di alcune persone che in un momento difficile fanno scelte sbagliate e, ritrovandosi a fare i conti con se stessi, si accorgono che questi conti non tornano’’.
Un thriller on the road, teso fino alla fine degli 83 minuti, che da nord a sud d’Italia tallona con la macchina da presa i due protagonisti: Alberto, uno che sa di aver ‘saltato il fosso’ e Sergio (Daniele Liotti) che il fosso lo ha già saltato da un pezzo, ma piano piano diventa più consapevole del prezzo che hanno avuto alcune scelte sulla sua vita.
‘’Quello che mi ha attratto è stata la frustrazione del personaggio – afferma Liotti – In fondo Alberto e Sergio sono due facce della stessa medaglia. Sergio potrebbe essere una proiezione di quello che Alberto potrebbe diventare’’.
In attesa dell’uscita in sala, da Los Angeles, intanto, è già arrivata una telefonata di una produzione interessata a comprare i diritti. ”Proprio non me lo aspettavo. Su ‘Hollywood reporter’ era uscito un articolo, in cui un critico che aveva visto il film a Montreal definiva il plot perfetto per un remake Usa. Dopo qualche giorno mi è arrivata questa telefonata da Los Angeles. Posso solo dire che per ora siamo in trattative ma non so come andrà a finire”.