Tir: trama e recensione del film di Alberto Fasulo
4 Marzo 2014 - di Claudia Montanari
ROMA – Vincitore dell’ottava edizione del Festival del Film di Roma, “Tir” del friulano Alberto Fasulo esce nelle sale; a metà fra finzione e realtà, la pellicola vuole raccontare l’alienazione di un certo tipo di professione e l’anima di uomo che per vivere è costretto a stare sempre su una strada.
L’attore professionista Branko Zavrsan interpreta un camionista croato che lavora per una ditta di trasporti italiana, girando da solo o insieme a Maki– che invece è anche nella vita un camionista-; i rapporti con la famiglia sono affidati esclusivamente al telefono e, man mano che il film si snoda, emerge una solitudine divorante che accompagna il protagonista nelle strade e nei vicoli di mezza Europa.
Il film di Fasulo non è tuttavia solo incentrato sulle limitazioni di vita dei trasportatori, ma è anche e forse soprattutto un esercizio sulle possibilità che la commistione di vari linguaggi può offrire; un tema molto interessante per un film da vedere senz’altro.