“Una domenica notte”, trama e recensione del film di Giuseppe Marco Albano
24 Febbraio 2014 - di Claudia Montanari
ROMA – Antonio (Antonio Andrisani) ha quarantasei anni e ha diretto nella sua vita un solo film, un horror che è stato distribuito solo in Germania in video; ora, divorziato e con una nuova compagna, vuole tornare a dirigere un film, che ha un’unica ambientazione- un cimitero-e un solo protagonista.
Giuseppe Marco Albano, al suo debutto sul grande schermo, dimostra di conoscere molto bene il mondo dei cineamatori di provincia e la scelta di girare la pellicola nel Materano contribuisce alla costruzione di una commedia in cui non manca un certo approfondimento sociologico. L’attenzione ai personaggi minori( si pensi ad esempio al ruolo del viticoltore ignorante) aiuta poi a rendere “Una domenica notte” un film dagli interessanti spunti grotteschi, vagamente in stile Ciprì e Maresco delle origini. Un buon film dunque, da andare a vedere per scoprire i nuovi talenti italiani che, malgrado la decentralizzazione e le difficoltà economiche, continuano a voler fare cinema di qualità.