“Una piccola impresa meridionale”: trama e recensione del film
20 Ottobre 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Dopo il grande successo di “Basilicata Coast to Coast”, Rocco Papaleo torna nelle sale con la commedia “Una piccola impresa meridionale” di cui è regista e interprete principale.
In un non precisato paesino del sud un ex prete (Rocco Papaleo) vive confinato in un faro, ai margini della società che lo giudica; presto però arriverà a fargli compagnia una serie di personaggi emarginati, fra cui una escort, un marito cornuto e una coppia lesbica. Tutti si dedicheranno al restauro del vecchio faro e, attraverso la riparazione dell’edificio, inizierà un percorso di ricostruzione anche intima ed esistenziale.
Pensata come commedia degli equivoci, ricca di colpi di scena e di paesaggi naturalistici straordinari, “Una piccola impresa meridionale” è un film gentile, in cui un coro di attori preparati e mai sopra le righe (Riccardo Scamarcio, Barbora Bobulova) modera una certa grossolanità delle premesse, evitando la farsa. Ne viene fuori dunque un affresco simpatico, anche se forse non completamente realistico, di una piccola società in divenire, che non mancherà di divertire e affascinare gli spettatori.