“Universitari”: trama e recensione del film di Federico Moccia
27 Settembre 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Carlo (Simone Riccioni), Alessandro (Primo Reggiani) e Faraz (Brice Martinet) sono tre studenti universitari che vivono insieme in una ex clinica fatiscente; dividono gli alloggi con altre tre ragazze e si trovano coinvolti in una convivenza burrascosa, ma foriera di nuovi legami. Intorno a questo gruppo si agitano genitori litigiosi, amanti quarantenni e in generale un gruppo di adulti irresponsabili e infantili.
Queste sono le premesse e le tematiche di “Universitari“, la nuova commedia romantica di Federico Moccia, idolo, almeno fino a qualche anno fa, di schiere di teenagers.
La pellicola, in cui non mancano momenti divertenti, fa fatica tuttavia a raccontare in maniera realistica il mondo degli universitari e la gioventù in generale, che qui viene rappresentata come in uno spot televisivo o in una sit com. Resta tuttavia la freschezza di molti attori, che, malgrado i dialoghi troppo giovanilistici, riescono a offrire una buona performance; non rimane dunque che aspettare la reazione del pubblico dei teenagers, che finora, al di là di qualsiasi speculazione cinematografica, sembra aver dato ragione a Moccia.