Sergio Castellitto torna nelle sale con il film “Venuto al mondo”
13 Novembre 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Secondo adattamento di un libro di Margaret Mazzantini dopo “Non ti muovere” del 2004, “Venuto al mondo” è la quarta regia di Sergio Castellitto, che torna nelle sale con un film struggente al cui centro vi è una grande storia d’amore sullo sfondo di una guerra cruda e disumana. Carica di ricordi legati alla guerra, Gemma( Penelope Cruz), si reca a Sarajevo con suo figlio Pietro; proprio in Bosnia, prima dell’inizio del conflitto, aveva conosciuto Diego per il quale aveva mandato all’aria il proprio matrimonio. Da Diego però Gemma, per un suo difetto fisico, non aveva potuto avere figli, ma il desiderio di maternità era stato così forte da spingerla ad accettare che il marito procreasse con un’altra donna disposta poi a cedere il neonato. La pellicola, pur avvalendosi di una certa grandiosità nella messa in scena, punta alla verità dei personaggi e della storia, anche quando si tratta di affrontare lo scomodo tema dell’impossibilità di avere figli; la presenza inoltre di attori del calibro di Penelope Cruz e Emilie Hirsch si rivela fondamentale per sostenere il forte carico emotivo di cui è permeata tutta la storia. A differenza del libro poi, il film non indugia nella descrizione della frustrazione legata all’infertilità, ma la illumina con pochi lampi di luce, rendendola funzionale alla storia, ma soprattutto ergendola a simbolo di una privazione e di un annullamento più generali.