“Will Smith è morto”, ultima bufala virale sul Web
25 Gennaio 2016 - di aavico
LOS ANGELES – “Will Smith è morto”, ultima bufala virale sul Web. Will Smith finisce nell’olimpo delle false morti sul web. La notizia del suo decesso è stata diffusa rapidamente tra domenica e lunedì causando ovviamente preoccupazione tra i fan. Ma altrettanto ovviamente si tratta di una bufala.
L’attore gode infatti di ottima salute. In Italia la notizia è stata postata dal sito www.ilmessaggio.it (che riporta il logo del Messaggero ma non sono la stessa cosa):
È deceduto la notte scorsa Willard Carroll “Will” Smith Jr. attore, comico, rapper e produttore cinematografico statunitense. Cresciuto nella middle class di West Philadelphia, nel quartiere di Germantown e diventato famoso per film di grande successo quali: Men in Black, La ricerca della felicità, Io Robot, Hancock e Focus – Niente è come sembra. Stamattina sono state viste decine di macchine davanti la villa della Famiglia Smith a Star Island a Miami, un continuo andirivieni di polizia e medici legali, ancora intenti a decifrare la meccanica dell’ accaduto.
Sono infatti, ancora avvolte da un alone di mistero quelle che sono state le ultime ore di vita del noto attore.. Da una prima ricostruzione infatti sembra che questo sia stato colpito da un attacco cardiaco, forse dovuto ad un abuso di alcol e sostanze psicotrope, come sembrerebbe ad una prima impressione dai numerosi flaconi ritrovati accanto alla salma ormai esanime.
La moglie Jada Pinkett tuttavia smentisce con forza questa versione, secondo lei infatti il marito non era né un alcolizzato, né tantomeno un drogato. Quest’ ultima ha rilasciato forti affermazioni secondo le quali il marito ultimamente riceveva dei messaggi contenenti minacce ed era stato visto discutere animatamente con un uomo tre giorni prima nelle zone limitrofe della sua villa.
L’uomo sarebbe David Ayer, il regista del suo ultimo film da interprete: Suicide Squad. David avrebbe avuto da ridire per tutte le riprese del film con Will Smith accusandolo di scarso impegno, di star rovinando il ”suo capolavoro” e che, così facendo, lo avrebbe mandato in rovina.