Leo DiCaprio, il segreto sul selfie degli Oscar e il lato b di Nicole Minetti
3 Marzo 2014 - di Claudia Montanari
Ieri mentre sudavo 7 camicie sull’ormai famoso tapis roulant della palestra sognavo la notte degli Oscar imminente e riflettevo su quanto siamo sfigati noi a non avere niente di così figo come gli Oscar. Perché noi quando parliamo di lustrini, riflettori, red carpet, standing ovation, gente che canta dal vivo, al massimo ci viene in mente Sanremo e ai vestiti tutti paillettes di Antonella Clerici. E invece loro no. Loro hanno gli Oscar, in cui gli attori più famosi del pianeta si uniscono, si divertono, ridono, scherzano e si beccano pure dei premi.
Chiariamoci: non è che cado dal pero, io per prima ritengo che la notte degli Oscar sia presumibilmente creata ad arte per alcuni attori, per alcuni film e per alcuni registi del momento e che non sempre i premi siano giusti. Ma ciò che davvero invidio più delle gambe di Belen Rodriguez è lo spettacolo in sé degli Oscar. Il modo che hanno gli americani di rendere un evento unico ed eccezionale. Insomma, c’è poco da fare: la notte degli Oscar sta sempre sul pezzo. E questa serata sarà pure creata ad hoc ogni anno però a me sta bene, in fondo sognare un po’ con abiti e ambienti da favola non può farmi che bene.
Quest’anno, poi, l’Italia è tornata a vincere una statuetta grazie al film di Paolo Sorrentino “La grande bellezza”. In sostanza, la perfetta rappresentazione di decadenza italiana ci fa vincere un Oscar dopo 15 anni.
Aprendo questa mattina la mia bacheca Facebook ho potuto constatare che la popolazione italiana si è divisa a metà tra chi ha criticato il premio a Sorrentino e chi invece ne è stato orgoglioso e diciamo che c’era un po’ da aspettarselo.
Come per qualsiasi evento e situazione che il Signore ha comandato, noi italiani non perdiamo occasione per esercitare il nostro diritto di critica. In fondo, siamo spesso allenatori di calcio, siamo grandi politici, siamo Avvocati, medici, siamo anche comandanti di navi da crociera. E oggi, siamo tutti critici cinematografici.
D’altra parte è anche vero che in molti oggi adorano Sorrentino, eppure “La grande bellezza”, al cinema, ha fatto un ottavo degli spettatori dell’ultimo film di Checco Zalone. Così, per dire.
Che poi voglio dire, noi siamo abituati con l’Italia ma dobbiamo capire che gli americani non è che scherzano. La Dolce Vita, La Vita è Bella, La Grande Bellezza. A giudicar dai titoli italiani che hanno vinto l’Oscar negli anni, pare che qui da noi ci si diverta un sacco. Quando scopriranno che il Bel paese non è la “Grande Bellezza” ma più la grande mondezza, quelli ci fanno pure causa.
In tutto questo, il colpaccio più grosso non l’ha fatto alcun attore tanto meno regista, bensì la Samsung. Ebbene sì perché ieri, in piena notte di Oscar, quel simpaticone di Bradley Cooper ha scattato un selfie con tutta l’allegra combriccola dei divi di Hollywood più gettonati del momento. Sì, tipo i selfie che noi ci facciamo al parchetto sotto casa nel pieno del pic-nic, solo che invece di avere a fianco l’amico secchione magari ti trovi Meryl Streep, Julia Roberts... gente così. È vero, questa moda del selfie sta nettamente degenerando… il risultato, tuttavia, è uno dei selfie più ritwittati di sempre battendo anche quello di Barack Obama che fece immediatamente dopo l’elezione da presidente USA per la seconda volta.
E indovinate un po’ di che marca era lo smartphone più retwittato nella storia del Social Network? Ebbene sì, un bel Samsung. Quei geni di marketing dell’azienda hanno chiaro nella loro testa che spesso il prodotto più venduto non sia quello migliore ma quello più pubblicizzato. E infatti secondo voi è un caso che quel simpa di Bradley Cooper abbia usato un dispositivo Samsung? Ovviamente no perché la società coreana è stata lo sponsor ufficiale degli Oscar 2014 con l’obiettivo di pubblicizzare il Samsung Galaxy S5.
Una speciale menzione va a Leonardo DiCaprio.
No dico, ma poverino.
È da quando recitava in “Genitori in blue jeans” che Leo sogna l’Oscar. Ha recitato in tutte le salse, ha interpretato i ruoli più disparati, ha partecipato a film che hanno vinto Oscar. Eppure io ho vinto il suo stesso numero di statuette: zero. La verità è che Leo sta agli Oscar come Katy Perry sta ai Grammy.
Ci manca solo che tra qualche anno un attore interpreterà il ruolo di Leonardo DiCaprio nel suo film autobiografico e vincerà l’Oscar per l’interpretazione.
Roba che questa mattina lui e Letta sono stati avvistati ai giardinetti a farsi pacche sulle spalle a vicenda. Leo fattene una ragione. Sei un attore eccellente, lo penso anche io che tu sia da Oscar ma vedrai che prima o poi le cose cambieranno.
Altra notizia degna di nota è che per la seconda volta di seguito Jennifer Lawrence cade rovinosamente durante la notte degli Oscar. Credo che se avesse fatto per davvero degli ipotetici “Hunger Games”, Jennifer sarebbe morta durante il primo allenamento.
In tutto questo, mentre gli americani hanno Meryl Streep, hanno Leonardo DiCaprio, hanno Brad Pitt, Bradley Cooper, Cate Blanchett e chi più ne ha più ne metta, noi abbiamo lei. Nicole Minetti.
E in questo momento di incertezza politica ed economica, vi è tuttavia una sicurezza ferrea. Granitica: Nicole Minetti si è ingrassata. Sul lato b, in particolare, quella zona tanto cara ai suoi fans.
Dopo un lungo periodo passato a Miami, l’ex Consigliera regionale e igienista dentale è stata avvistata a Milano.
Con la solita eleganza sobria e poco vistosa che di primo impatto avevo pensato fosse Audrey Hepburn e invece no, con il suo solito rigore e la sua riservatezza, Nicole è apparsa in tutta la sua frugalità e moderazione e i più non hanno potuto fare a meno di notare il lato B che fa provincia.
Ecco, ora l’ho detto e ditemi se non è vero.
Per carità, non che sia brutto, ma per chi è abituato al lato b della Minetti dei tempi d’oro un certo effetto fa. Se non ci credete ecco la foto, presa dal sito GossipBlitz e che ne ha pubblicate anche altre.
Nicole Minetti, il lato b che fa provincia