Rachida, la “raccomandata”, tra aiutini e insulti a Masterchef ha messo le radici. Ecco perché
18 Febbraio 2014 - di Claudia Montanari
E niente, è più facile far cadere un governo che eliminare Rachida da Masterchef. Simpatica come l’orchite, Rachida è amata, odiata e indubbiamente discussa.
Di fatto, la47enne originaria del Marocco trasferita da anni a Sorisole, in provincia di Bergamo ci fornisce una certezza ferrea e granitica in questo momento di crisi economica e politica: di mollare il grembiule di Masterchef, lei, non ci pensa ma nemmeno lontanamente.
Così accade che se in meno di 2 giorni il Pd licenzia Enrico Letta, Rachida a Masterchef ci ha messo le radici e non se ne va. Per la felicità di chi la ama e per la sfortuna di chi, invece, la sua lacrima incontrollata e il suo stress da padella non li manda proprio giù.
Perché a Rachida, con i suoi colpi di testa, con il suo vocabolario sgangherato, con il suo modo di fare a metà tra l’astuto e l’ingenuo, o la ami o la odi. Oppure, la ami e la odi nello stesso tempo, come quel meraviglioso paio di scarpe che ti fa male ai piedi ma non riesci a non mettere.
Che Rachida, dentro Masterchef, doveva entrarci per forza in un modo o nell’altro i più attenti se ne sono accorti fin dalla prima puntata quando la rinomata poco allegra combriccola di Chef stellati, giudici del format, non è stata poi tanto terribile con lei. Dopo una prima disastrosa performance culinaria è stata infatti invitata a tornare a casa, a preparare un altro piatto e ripresentarlo ai temibili tre.
Roba che a Masterchef questo non esiste. Abbiamo visto Joe Bastianich far volare i piatti per una salatura sbagliata.
Poi, un continuo crescendo di quelli che in molti, sul web, hanno ribattezzato come “aiutini” e pure “aiutoni”.
Ormai memorabile, è diventata un must quella volta che Rachida stava per presentare un banalissimo piatto di “prosciutto e melone” ed è stata richiamata in tempo dai giudici che, senza troppi giri di parole, le hanno fatto intendere di cambiare velocemente piatto.
E, i tre Chef stellati, non si sbottonano in questo modo con un concorrente ma nemmeno sotto minaccia di mappazzoni e tortellini crudi.
Per non parlare del pressure test di Rachida contro l’altra concorrente Beatrice: tra le due si sarebbe salvata solo una e, ironia della sorte, quella volta da cucinare c’era un gustosissimo pollo, piatto annoverato da sempre tra quelli che a Rachida venivano meglio.
Senza dimenticare l’ultima puntata andata in onda, quando Rachida, che voleva cucinare “tranquilla, all’aperto, come se tutto fosse libero, aria pulita attorno” è stata catapultata con tutta l’allegra combriccola in quel di Marrakech, la sua patria, in una esterna che, a detta di molti, l’avrebbe agevolata non poco.
E, infatti, a Marrakech è stato Rachida show.
La marocchina si è scatenata dribblando i compagni (che, per lei, compagni non sono ma solo concorrenti da sfidare) vedendosela con il suo Ego e, tra una melanzana affumicata e un tajine, ha provocato le ire dei compagni di squadra e, addirittura, del quasi sempre imperturbabile Cracco, quello che non ha bisogno di parole ma incenerisce con un semplice sguardo.
Perché, diciamolo, lo chef più filosofico di Masterchef cheesplode in un non proprio elegantissimo “E CHE C***O” non ce lo scorderemo mai.
Così, tra un cous cous alla marocchina e una polenta nostrana, tra insulti a volte velati e a volte nemmeno poi tanto, Rachida si è fatta spazio scalpitando e adesso è pure arrivata tra i 6 concorrenti migliori di Masterchef.
C’è chi la accusa di essere fuori di testa, sul web qualcuno la dichiara addirittura “pazza”. Certo, i suoi modi esasperati e spesso poco garbati non aiutano a far di lei una paladina del gioco di squadra. Si è riuscita a fare odiare addirittura dal cordiale Alberto, proprio lui che dall’alto della sua esperienza culinaria e di vita è arrivato a dire che “Rachida ci distruggerà tutti”.
Non finisce qui perché la marocchina trapiantata a Bergamo è riuscita a farsi presumibilmente odiare pure da Bruno Barbieri, perché a uno Chef stellato così, amante dell’eccellenza di cui il “tortellino perfetto” (e, il tortellino preparato da lui, era veramente perfetto) ne è solo un esempio, una come Rachida non può andare giù. Così, è riuscita a fare andare fuori dai gangheri pure a lui che, con il suo solito aplomb, con aria sconsolata le ha dato il ben servito invitandola a “fare come ti pare”.
C’è poco da fare, Rachida non piace e piace allo stesso tempo. Odiata dai concorrenti perché è il classico esempio di quella che “a scuola prende 5 e mezzo non studiando e i professori continuano a darle 6 per promuoverla”, odiata dal pubblico che non sopporta la lacrima facile, troppo facile, e l’aria supponente allo stesso tempo.
Foto: Facebook, pagina “Ra.Cit. le citazioni di Rachida Masterchef”