Righe e polka dots. Insieme.
22 Gennaio 2014 - di Claudia Montanari
Ieri pomeriggio sono andata ad allenarmi in palestra. E in un momento in cui si discute molto di diritti e democrazia, oggi mi sento di dire una cosa. Il luogo meno democratico di tutti è indubbiamente lei, proprio la palestra.
50 minuti di tapis roulant, 500 calorie. No dico, seriamente? 50 minuti di fatica vera a sbrodolarmi le ginocchia su un aggeggio che gira e secondo le leggi universali dei chili di grasso non ho nemmeno conquistato il diritto ad una amatriciana?
Me la sono anche presa con il personal trainer. Gli ho inveito contro, dicendogli che la macchina era rotta e che, con quanto spendo per l’annuale nella loro struttura, ciò non era tollerabile. E invece pare che la macchina non fosse rotta affatto e che quasi 1 ora di sudata equivalgano davvero a meno di un piatto di carbonara. Ecco, la palestra non è un luogo democratico.
Detto questo, ieri avevo voglia di pois. Ed è vero che da giorni vi martello con il tweed e il pied de poule, ma martedì 21 gennaio 2014 mi sono svegliata con la voglia di pallini. E in una giornata eclettica come è stata quella di ieri non è che potevo indossare una camicetta polka dots e via. No, io li ho voluti abbinare alle righe. Verticali, ovviamente. Che orizzontali ingrassano.
Orrore: pois e righe insieme? L’inferno. Il male. E invece no. A me è piaciuto. E il risultato è questo qui: