Amore e lavoro: cosa fare quando “lui” è un collega
25 Marzo 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Che i luoghi di lavoro si prestino a diventare teatro di passioni extraconiugali, teneri flirt o connubi duraturi è cosa risaputa; trascorrere molte ore insieme, dividendo mansioni, impegni e problemi facilita la confidenza e da qui il passo verso l’amore e l’attrazione può essere molto breve. Intraprendere una relazione amorosa sul luogo di lavoro può avere però delle controindicazioni, perché diventa più complicato tener separato l’ambito professionale da quello privato, senza tener conto degli inevitabili pettegolezzi che si possono generare, anche inconsapevolmente.
Com’è meglio comportarsi dunque quando la nostra vita sentimentale si intreccia con quella professionale? Bisogna innanzitutto fare un’importante distinzione tra quei rapporti che nascono e si sviluppano alla luce del sole, fra persone libere, e quelli che invece devono, per diverse ragioni, restare segreti; è evidente che nel primo caso, se si escludono le inevitabili chiacchiere o qualche gelosia, non vi sono grossi problemi da affrontare, a patto ovviamente che il decoro e l’efficienza professionale non vengano meno.
Completamente diverse invece sono le dinamiche che si creano quando si instaura un rapporto con un superiore o con un collega impegnato, oppure quando siamo noi le prime a non essere libere; in simili circostanze la discrezione e il buon senso devono necessariamente avere la priorità su tutto, sia per evitare infruttuosi “scandali”, sia per preservare la propria posizione lavorativa. Non è infatti un mistero che, sebbene la vita privata non abbia nulla a che fare con quella professionale, spesso si è giudicati e tenuti più o meno in considerazione anche in base a come ci si relaziona con gli altri e a quanta serietà si è in grado di esprimere nel rapporto con i colleghi.
Nella consapevolezza di non poter abbracciare gli infiniti casi che possono venirsi a creare, cerchiamo tuttavia di mettere a fuoco quali sono i comportamenti che andrebbero sempre evitati se si vive una storia d’amore in ambito lavorativo:
– Lasciarsi andare ad effusioni di fronte ai colleghi. Questa regola così banale viene spesso dimenticata, sia che si viva una relazione alla luce del sole, sia che si abbia un flirt clandestino. Lasciarsi andare ad effusioni pubbliche, ma anche trovare mille scuse per allontanarsi insieme, sono i modi migliori per attirare un’attenzione negativa e per perdere credibilità professionale. Anche se state vivendo la passione più grande della vostra vita, il luogo di lavoro deve restare soprattutto un luogo di impegno e serietà, in cui non c’è posto per sguardi languidi, battutine o carezze.
– Confidarsi con i colleghi. Può capitare che in un ufficio si instaurino delle amicizie e, di conseguenza, parlare della propria vita privata può sembrare una cosa naturale e spontanea: non c’è niente di più sbagliato. I colleghi, anche quelli più vicini, dovrebbero essere gli ultimi destinatari delle vostre confidenze, soprattutto se riguardano un altro collega, che magari non gradisce tanto “clamore” sulla vostra storia d’amore. Questa regola vale ancora di più nel caso in cui uno di voi due sia già impegnato: quanto credete ci metta a circolare la notizia di un tradimento? Non andrebbero poi mai sottovalutate nemmeno le gelosie che possono nascere in un ambiente ristretto come quello di un ufficio, in cui magari non eravate le sole ad aver messo gli occhi addosso all’unico collega carino e single in circolazione…
– Cercare di trarre dei vantaggi professionali dalla relazione. Questa è probabilmente la regola che più di tutte viene infranta da coloro che vivono una storia d’amore o di passione all’interno di un ufficio; cercare scorciatoie per una promozione o facilitazioni nello svolgimento quotidiano del lavoro appoggiandosi al partner, che magari è un superiore, vi darà solo l’impressione di fare dei passi in avanti. Prima o poi qualcuno se ne accorgerà, cercherà di mettervi i bastoni fra le ruote e di denigrare la vostra figura professionale: ne vale la pena? Non bisogna inoltre dimenticare che purtroppo le storie d’amore raramente sono eterne e potreste passare, nel giro di pochi mesi, “dalle stelle alle stalle”, avendo anche perso la simpatia dei colleghi.
– Diventare lavoratori negligenti. Quando il luogo di lavoro diventa anche luogo di incontro con l’amato, è facile perdere interesse per le proprie mansioni; sarà invece solo mantenendo alto il vostro impegno professionale che metterete a tacere gli eventuali pettegolezzi, riuscendo anche a vivere più serenamente la relazione che avete intrapreso; può essere difficile, ma è necessario farlo.
Una storia d’amore, sia ufficiale che clandestina, vissuta all’interno di un ufficio, può creare problemi e soprattutto tanti fraintendimenti, per cui è necessario chiedersi quanto e se ne vale la pena; bisogna inoltre essere consapevoli che questo tipo di relazioni, almeno in una prima fase, “stravolgono” gli equilibri fra i colleghi e necessitano, da parte di chi le vive, di un grande equilibrio per essere portate avanti in maniera positiva e costruttiva. Non andrebbe infine dimenticato il pericolo in stile “Attrazione fatale” che può celarsi dietro una simpatica avventura o un’appassionata storia con un collega, che sarete costrette a vedere tutti i giorni, anche quando non ne avrete più voglia…