Coppia, uomini sempre meno fertili: problemi per 4 su 10
5 Agosto 2015 - di Mari
LUGANO – Uomini sempre meno fertili: la concentrazione di spermatozoi è diminuita negli ultimi quindici anni di circa il 15%. E’ quanto hanno scoperto i ricercatori del Centro per la fertilità “ProCrea” di Lugano.
Si tratta di un calo, in realtà, che va avanti da decenni, ma che ha subito una accelerazione negli ultimi anni. Dalla seconda metà del secolo scorso, infatti, la fertilità maschile si è letteralmente dimezzata, mentre negli anni 2000 è diminuita di circa il 15%.
Circa quattro uomini su dieci tra i 20 e i 45 anni potrebbero avere una bassa qualità del seme, quindi problemi ad avere un figlio. Secondo gli ultimi studi, solamente un uomo su quattro ha una qualità del seme ritenuta ottima. La qualità è discreta per il 20-30% e questo potrebbe richiedere più tempo per arrivare ad un concepimento, mentre per il 10-15% sarebbe appena sufficiente, ovvero al limite con problemi di infertilità.
Secondo gli standard dell Organizzazione Mondiale della Sanità la concentrazione normale degli spermatozoi è di 15 milioni per millilitro. Al di sotto di questa soglia si inizia a parlare di oligospermia, quindi di possibili problemi nell’arrivare ad una gravidanza.
La qualità del seme maschile dipende da diversi fattori, come quelli ambientali, in particolare l’inquinamento. Alcune plastiche, pesticidi e nitrati sono i cosiddetti perturbatori endocrini, che possono provocare dei disturbi della fertilità.
Anche la libertà sessuale rappresenta un fattore causale in quanto porta ad una maggiore diffusione di infezioni che possono danneggiare la fertilità maschile. Infine, errati stili di vita, come il fumo, portano ad un peggioramento della qualità del seme, abbassando i tradizionali parametri di concentrazione e motilità degli spermatozoi.