Donne e relazioni: perché lui non ci presenta alla sua famiglia?
23 Aprile 2014 - di Claudia Montanari
ROMA – Uno dei modi che ci permette di capire che “lui” sta facendo sul serio con noi è senza dubbio quello di essere presentate alla sua famiglia; quando questo non avviene, è lecito allora porsi qualche domanda e cercare di capire più attentamente chi abbiamo di fronte.
È importante però partire da un presupposto: non è affatto detto che ci sia malafede nel non voler ufficializzare un rapporto; i motivi alla base di una certa reticenza infatti possono essere numerosissimi e non bisogna farsi prendere dal panico prima del necessario.
Bisogna innanzitutto accettare il fatto che, a differenza delle donne, la maggior parte degli uomini è molto più cauta quando si tratta di coinvolgere, seppur lontanamente, parenti o amici intimi; non c’è nulla di cui preoccuparsi quindi se, a distanza di qualche mese, lui non vi ha ancora presentate a mamma e papà; il discorso poi vale doppio se ci sono di mezzo dei figli, magari piccoli, o un ex moglie particolarmente rompiscatole.
In casi come questi non solo è bene restare tranquille, ma conviene non insistere, poiché si rischierebbe di ottenere l’effetto opposto.
Ben diversa è la situazione in cui, malgrado sia passato un bel po’ di tempo o non ci siano impedimenti esterni, il partner continua a voler tenere separate la sfera della coppia da quella familiare. Anche in questo caso è importante non giungere subito a conclusioni affrettate, poiché molti possono essere i motivi alla base di questo temporeggiare; magari è introverso, non ha un rapporto facile con la sua famiglia o semplicemente non ritiene significativo inglobarvi nella sua vita domestica.
Tutte motivazioni lecite, che però meritano di essere chiarite se il vostro punto di vista è diverso; molto meglio allora, invece di far finta di nulla per poi magari recriminare alla prima occasione, chiedere semplicemente spiegazioni ed esprimere i propri desideri, dando così al partner la possibilità di conoscervi meglio.
Il mondo non può però esser visto solo in “rosa” e può accadere anche che, alla base di questa reticenza, vi sia un’indecisione sentimentale, che ad un certo punto non può essere ignorata, ma nemmeno perseguitata. A voi farebbe piacere sentirvi “obbligate” ad introdurre in famiglia una persona di cui non siete pienamente convinte? Sicuramente no, e lo stesso vale per il partner, che magari non riesce ad esprimere a parole la sua confusione e lo fa attraverso segnali trasversali.
Generare un senso di colpa o voler a tutti i costi affrettare i tempi è sicuramente il modo migliore per infelicitarsi la vita, senza contare che poi rimarrebbe comunque il dubbio sulla sincerità della persona che abbiamo accanto; molto meglio allora decidere autonomamente se si è in grado di accettare la cosa o meno, e agire di conseguenza, senza ingaggiare inutili lotte di potere per sentirsi stimate e considerate.
A questo riguardo inoltre, che poi è spesso al centro della riuscita o del fallimento di una relazione, sarebbe interessante ogni tanto ricordare un celebre aforisma di Osho, che recita così:” Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. Deve trattarsi di altro, perché amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano”…